Restando sempre nell'audio, diverso dalla trasmissione di linea o di potenza, i circuiti interni dei dispositivi porteranno in sé dei segnali sempre asimmetrici: l'uscita del microfono a segnale bilanciato o simmetrico è dunque dotata di un trasformatore per i segnali audio. I microfoni che non se sono provvisti avranno un circuito transistor all'uscita per il bilanciamento elettronico.
È inevitabile che le due tecnologie influiscano sulla qualità del suono: il bilanciamento dei trasformatori suona più morbido e "vintage". I classici microfoni dei primi anni, infatti, erano tutti dotati di trasformatori. I modelli con alimentazione phantom suonano più puliti e moderni, ma mancano di quel tocco di colorazione tonale tipica del trasformatore. Come il quesito "valvola o transistor", "simmetrico o asimmetrico" è una questione di ideale sonoro personale e di contesto di utilizzo. Le differenze di suono tra segnale bilanciato e sbilanciato sono comunque minime e difficilmente percettibili per l'utente comune.