Racconta la tua storia e vinci!

Raccontaci la tua storia e vinci un voucher Thomann dal valore di 200€ !


Racconta la tua storia e vinci

Con le nostre “Epic Stories” vi abbiamo raccontato momenti emozionanti e toccanti del mondo della musica. Crediamo che il mondo sia pieno di storie affascinanti come quelle che abbiamo raccontato. Inclusa la tua!

So you are there!

Vogliamo sentirla (o leggerla) 😉 Condividi la tua storia più epica legata a te, o alla tua band, e partecipa all’estrazione di un buono da ben 200€


C’è stato un momento musicale rivelatore nella tua vita? Un’epifania? La musica ha scatenato qualcosa nella tua vita, la vita te l’ha cambiata, ti ha fatto incontrare qualcuno?


Racconta la tua storia attraverso un breve racconto qui sotto o sul post originale  su Facebook. La giuria selezionerà le più emozionanti e invierà agli autori un buono utilizzabile su thomann.de del valore di 200€ , riservandosi il diritto di ripubblicare la storia utilizzando i nostri canali social media.

Il concorso finirà il giorno 22.10.2018 – annunceremo i vincitori su tutte le nostre piattaforme social e contatteremo direttamente i vincitori. Termini e condizioni sono consultabili qui sotto.

Buona fortuna e mi raccomando, stupiteci!

 


Condizioni di partecipazione

Disclaimer: la partecipazione a questo contest online e la relativa possibilità di vincita non sono in alcun modo collegati o dipendenti dai normali ordini effettuati presso Thomann GmbH! Questo concorso non è in alcun modo collegato a Instagram o Facebook, e non è da esso sponsorizzato, supportato né organizzato.

La partecipazione a questo concorso online sul blog di Thomann, sulle pagine Facebook o Instagram così come tramite altri canali media di Thomann e i relativi processi sono soggetti ai termini sanciti dalle seguenti condizioni:

§ 1 Concorso

L’organizzatore é:

Thomann GmbH
Hans-Thomann-Str. 1
96138 Burgebrach
P.IVA.: DE257375233
Codice fiscale (DE): 207/132/90050
Registrato presso la corte di: Amtsgericht Bamberg
Numero di registrazione: HRB 5862
Località di registrazione: Burgebrach
Amministratore delegato e rappresentante: Hans Thomann

§2 Partecipazione

(1) Sono ammessi al concorso solo individui maggiorenni.

(2)

(3) Il termine della competizione non è deciso – l’organizzatore si riserva il diritto di interrompere il concorso in qualsiasi momento. I premi per le storie verranno assegnati su base mensile.

§ 4 Esclusione dal concorso

(1) Dipendenti di Musikhaus Thomann e.K., o partners cooperativi coinvolti, e i loro parenti stretti (esempio: genitori, fratelli, partners) sono esclusi dal concorso.

(2) Se una qualsiasi violazione delle condizioni verrà perpetrata, in particolare modo attraverso l’ausilio di risorse non consentite e/o illegali e metodi di alterazione dei form, l’organizzatore si riserva il diritto di escludere il perpetratore dal concorso con effetto immediato. In casi di questo tipo, in caso di eventuale premio già consegnato, ne verrà demandata la restituzione immediata ed annullamento conseguente.

§ 3 Esecuzione e svolgimento

 

(2) L’oggetto rappresentato come premio potrebbe non essere identico al premio vinto. Potrebbero esserci variazioni riguardanti colore o modello.
(3) Il premio in palio verrà inviato dall’organizzatore o da un partner di terza parte commissionato dall’organizzatore all’indirizzo indicato dal vincitore.
All’interno della Repubblica Federale di Germania, Austria e Svizzera la consegna sarà gratuita. Altri importi, dazi doganali e spese accessorie sono a carico del vincitore. Se la consegna verrà effettuata da uno spedizioniere, quest’ultimo contatterà direttamente il vincitore per concordare una data di consegna.
(4) Chiedere un cambio o scambio premio, o ricevere denaro corrispondente al premio o altri sostituti è escluso.
(5) La rivendicazione del premio non può essere effettuata da terze persone.


§5 Privacy e sicurezza dei dati

(1) I partecipanti acconsentono al salvataggio e conservazione di tutti i dati necessari per espletare e finalizzare il concorso, durante la durata del concorso stesso, da parte dell’organizzatore. L’organizzatore ha delegato alcuni servizi necessari per il completamento del concorso a terze parti (“partners di cooperazione”). I dati sensibili dei partecipanti saranno salvati dai partners di cooperazione per il tempo necessario per lo svolgimento e ultimazione del concorso. Tutti i dati verranno conseguentemente cancellati al termine del concorso.

Partecipando al concorso, i partecipanti acconsentono al trattamento dei loro dati per gli scopi enunciati dai partners di terze parti, in particolare modo per la raccolta degli stessi tramite l’organizzatore. I partecipanti possono revocare il loro consenso alle sopracitate finalità in qualsiasi momento. In queste circostanze, però, l’organizzatore potrebbe essere costretto a escludere i concorrenti in questione da future competizioni.

I concorrenti hanno il diritto all’informazione e alla correttezza dei dati, sancito dalla Federal Data Protection Act (Bundesdatenschutzgesetz).

I propri diritti vanno esercitati scrivendo una missiva a:

Musikhaus Thomann e. K.
z. Hd. des Datenschutzbeauftragten
Treppendorf 30
96138 Burgebrach

o tramite email a: [social@thomann.de]

 

(2) L’organizzatore è obbligato a proteggere la privacy dei partecipanti e a garantire che l’uso dei dati raccolti sarà regolato dal Federal Data Protection Act (Bundesdatenschutzgesetz), il Telemedia Act (Telemediengesetz), e l’European Data Protection Directive (95/46/EG) e l’EU Directive on Privacy and Electronic Communications (02/58/EG). A questo punto, vorremo porre la vostra attenzione alle linee guida sulla privacy generale al seguente indirizzo:  https://www.thomann.de/it/compinfo_privacy.html.

§ 8 Responsabilità

(1) Musikhaus Thomann e.K. è da considerarsi esente da qualsiasi responsabilità relativa alla consegna del premio.
(2) Musikhaus Thomann e.K. non è imputabile per l’insolvenza da parte di un partner di cooperazione e le eventuali conseguenze che avranno impatto sul completamento e ultimazione del concorso.

§ 9 Altro

(1) Il ricorso a pratiche legali è escluso.
(2) La legge della Repubblica Federale di Germania verrà applicata, ad esclusione delle leggi relative ai diritti civili internazionali.

 


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Comments 15

  1. Davide says:
    La mia rivelazione è stato un suono. Un suono che ricercavo da tanto tempo. Ero appena sedicenne, comprata da qualche anno la prima elettrica, una Epiphone custom, suonata su un Yamaha non eccelso. Un buon inizio, ma sapevo di dover cercare più a fondo. Avevo cercato su internet che strumentazione usassero i miei artisti preferiti: Slash, Joe Perry, Angus Young, Frusciante, i più grandi. Scoprii nelle varie ricerche che la testata usata per registrare gli Use your Illusion dei Guns era la Marshall 2555 Jubilee. Scocca argento. Edizione limitata a qualche anno. Un sogno. Dopo qualche tempo, per un caso fortunato, ne trovo una usata nel mio negozio di fiducia. Domandai con eccitazione di poterla provare, magari con una bella Gibson Les Paul per esaltarla al massimo. Penso di non essere mai stato così sorpreso nella mia vita. Un suono pauroso, un pulito profondo e intenso, un distorto graffiante e cattivo, da voler buttare giù i muri della saletta a forza di pennate. Ecco, se mai potrò permettermi un suono di quel livello, so già cosa sceglierei. So già cosa renderebbe giustizia alla mia voglia di fare musica, e me ne darebbe ancora di più. So già che quel suono sarebbe il mio suono.
  2. Giovanni Caturano says:
    Iniziò tutto con un culo. Un enorme, impressionante culo rosa. Avevo otto anni. A casa c’era un piatto amplificato, con i cursori satinati e casse sferiche come caschi da astronauta. Ero da solo. Occasione ideale per sbirciare tra i dischi regalati a mia sorella la sera prima. De Gregori, Baglioni, forse Guccini, non ricordo. Stavano tutti ordinatamente riposti nel mobiletto: quattro cubi affiancati e sovrapposti. Uno dei dischi non aveva un titolo: solo mattoni. Mattoni e altri mattoni. Mai vista una cosa così. Lo aprii ed ero lì. Una marcia distopica di martelli sormontati da questo gigantesco, inverosimile, pantagruelico culo rosa con una parrucca da giudice e due occhi di brace. Guardava fisso all’incrocio dei riflettori puntati su un piccolo uomo, mentre un aereo picchiava verso di me. E un milione di spettatori si affollavano intorno. Riuscivo a fatica a leggere quei testi scribacchiati in una grafia sporca, graffiante e misteriosa. Non capivo che poche parole. Dopo i consueti scricchiolii la musica iniziò sommessa. Era una fisarmonica? Qualcuno aveva detto qualcosa? Perché non si sentiva niente? Alzai il volume. Non distinguevo i suoni, forse era un organetto. C'era un coro? Alzai a sette, forse otto. Alzai ancora. All’improvviso il mondo fu scosso. Qualcosa di spaventoso e splendido si abbatté sul palazzo, facendo tremare i vetri, vibrare le pareti e attraversando il mio corpo. Era il suono più incredibile e inaspettato che avessi mai sentito. Restai a bocca spalancata. Ottanta minuti dopo ero ancora lì, bloccato e scombussolato. Non avevo mai visto una chitarra elettrica e non sapevo ancora cosa fosse un distorsore, ma avevo già deciso. Un giorno, volevo essere io ad emettere quel suono, volevo essere io a scuotere il mondo. Non so che fine abbia fatto lo stereo, ma il mobiletto a cubi ce l’ho ancora: ci tengo gli accessori della mia Strato nera. Il mondo è ancora tutto intero, ma è favoloso essere lì a dargli una scossa, di tanto in tanto.
  3. Loris says:
    Mi chiamo Loris, nato a Milano nei primi anni '70, gli anni in cui nascevano i primi video musicali e per vederli c'era un unico programma, DeeJay Television. Domeniche pomeriggio ad ascoltare video di quegli anni '80 così tanto bistrattati per i suoi suoni "plasticosi" e oggi così rivalutati come innovativi (history repeating). The Cure, Talking Heads, The Smiths, Wham, Curiosity Killed The Cat, Duran Duran, Spandau Ballet, Culture Club e tanti altri, mi aprirono a quel fantastico mondo fatto di note e di immagini colorate ma una su tutte fuori dal coro: questa Sade Adu che mi incuriosiva per questi video eterei in bianco e nero ma che non capivo. Passano gli anni e tanti nomi cadono nel dimenticatoio, tranne uno, il suo che mi rimane dentro e che con la maturità scopro anche un sound così maturo che a distanza di vent'anni da quei primi video ancora è senza tempo. Compro tutti i suoi dischi ma non riesco mai ad andare a vederla in concerto dal vivo (vista anche la sua riservatezza) quindi mi armo di pazienza e mi compro un dvd di un suo live (in San Diego, 1993). Splendida, sensuale, suoni caraibici e nel finale di quel live un ragazzo che si avvicina ballando offrendo alla sua eroina un mazzo di fiori mentre la musica scorre; lei ringrazia e lui contento ballando si allontana. Sogno di essere io quel ragazzo che porta quei fiori in omaggio a colei che ha riempito tanti momenti. Passano gli anni e finalmente e la divina ritorna live in Tour a Milano, sono grande, lavoro, posso permettermelo e con mesi di anticipo compro due biglietti (io e la mia fidanzata) per il concerto al Forum. Nel frattempo mi faccio male ad una spalla e mi fasciano come un salame e a casa in convalescenza, non contento, scopro che una radio milanese ha indetto un concorso che mette in palio - a chi per primo chiama - dei biglietti per il concerto di Sade e - udite udite - il meet&greet. Mi metto al telefono passo giorni ad ascoltare la radio e finalmente prendo la linea, ce l'ho fatta, ho vinto !!! biglietti (che avevo già) ma quello che più mi interessa è il meet & greet con lei. Giorno del concerto, mi faccio bello anche se rimango con un braccio fasciato, non posso guidare, sciopero dei mezzi ma non mi arrendo, parto alla volta di Assago emozionato, una vita che mi passa davanti, mi incontro con la mia fidanzata e per la prima volta penso "e poi che gli dico ?" Mi viene in mente quella scena del dvd, qui non è l'America ma chissenefrega, i fiori sono sempre fiori e a una donna piacciono sempre. Mi butto dentro al Carrefour e compro un mazzo di fiori (tanto Sade ignora l'esistenza della grande distribuzione d'oltralpe). emozionato come un bambino entro e dopo un pò ci viene a prendere un rappresentante della casa discografica che ci porta nel back stage mentre gli arzilli Jollyboys (ragazzini giamaicani di 80 anni che la divina si è portata in tour come opening act) ci danno dentro. Arrivare ai camerini è come cercare di superare la striscia di Gaza, sudo al solo pensiero di rimanere intrappolato tra la security mentre lei sale sul palco ma alla fine anche solo se per 5 minuti veniamo accolti nel suo camerino....qualcuno spiega lei chi siamo lei ci abbraccia e farfuglia qualcosa, io che visibilmente emozionato non capisco niente posso solo consegnarle quel mazzo di fiori che lei apprezza come un gesto molto galante, in memoria di quella memorabile scena vista anni prima in un dvd consumato. un sogno musicale che si è avverato è che porterò nella mia mente per sempre. Live the dreams.
  4. Benedetta says:
    La stanza sapeva di legno e pulito. Mi piaceva quell'odore, mi piaceva la sensazione ovattata d'isolamento, il clic della porta pesante chiusa dall'interno, le luci soffuse e tutto il mondo che restava fuori. Non so perché, ma ho sempre avuto un debole per la musica ascoltata dall'altra parte del vetro. I preparativi, la band, la prova strumento, i microfoni, poi gli occhi di tutti cercano te. E si va. L'adrenalina e la soddisfazione, la complicità e l'emozione. Quelle note sono anche un po' tue. I musicisti sono la tua famiglia. Quando sei arrivato, ero così impegnata che nemmeno ti ho guardato negli occhi. L'ho fatto dal vetro. E cavolo, è stato diverso. Io al colpo di fulmine non ci ho mai creduto. Quella Gibson sunburst ci avrà messo del suo. Ma no, non erano neanche i capelli lunghi. Eri tu, che facevi parte del mio mondo. Era la nostra musica, che ci cambia la vita ogni giorno, ci salva dalla monotonia e continua a farci essere una famiglia. Oggi, dopo quindici anni insieme, guardo nostra figlia e mi chiedo se suonerà la chitarra come te o il piano come la mamma. E se magari, anche lei un giorno deciderà di emozionarsi, dando corpo a quelle note dall'altra parte del vetro.

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