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La mia passione per la musica nasce in un modo insolito. A 13 anni inizio a giocare a Guitar Hero, e da lì è storia. La chitarra diventa il mio trampolino di lancio nel mondo della musica, culminando in una laurea in Songwriting presso ICMP.

Come sei entrato in contatto col mondo della musica?
Fin da piccolo, ero esposto a svariati generi musicali diversi tra cui rock, funk, blues, alternative rock e classica. La frequente esposizione mi portò ad acquistare Guitar Hero 3, e successivamente non volevo far altro che suonare la chitarra e iniziai a prendere lezioni a circa 13 anni. Da quel momento in poi non ho mai più spesso, suonando in diverse band e scrivendo le mie prime canzoni. Alla fine del ciclo di studi superiore, decisi di partire per Londra e studiare Songwriting presso l’Institute of Contemporary Music Performance, dove mi sono laureato nel 2017.

Che strumenti musicali suoni?
Suono la Chitarra, Ukulele, Pianoforte e Canto.

Qual’è stato il primo concerto a cui sei stato?
Il mio primo concerto che ho visto dal vivo è stato dei Placebo, nel 2010 al Lucca Summer Festival.

Chi ti piacerebbe vedere live, se tutto fosse possibile?
Mi piacerebbe vedere Bon Iver dal vivo, mi sono perso il concerto per ben due volte. Una volta perché il tour fu cancellato, e la volta successiva perché mi ero ammalato.

Quali sono i musicisti che stimi di più?
Sono molti i musicisti che stimo, in primis partirei dai Radiohead. Li ho visti in concerto almeno 2 volte e ogni live è sempre impeccabile, hanno un repertorio così vasto e variegato e sono affascinato dal come si reinventano in ogni album. Altri musicisti che apprezzo sono: Pino Daniele, The Police, The Cure, the National, Bon Iver, John Mayer, Damien Rice, Giorgio Moroder, Daft Punk, Prince, Earth, Wind & Fire, Stevie Wonder…