Le 8 cose più fastidiose che un DJ deve sentire

Le 8 cose più fastidiose che un DJ deve sentire

Quando si parla di DJ spesso ci si immagina la vita alla Martin Garrix, headliner ai festival più importanti del mondo. In realtà esistono DJ di ogni tipo e, come ogni musicista può confermare, spesso è necessario fare molta gavetta per poter raggiungere la notorietà. Durante questo duro e faticoso percorso che prende il nome di “farsi l’esperienza” spesso ci si imbatte in situazioni tutt’altro che piacevoli come le classiche richieste tipo “Mi metti su questo pezzo, è il compleanno di un mio amico?” o altre richieste bizzarre e/o poco pertinenti. Chi lavora nell’ambito della musica dal vivo legata ad eventi, feste e/o matrimoni sa benissimo di cosa parlo e, purtroppo, ne ha viste decisamente troppe. Abbiamo raccolto le 8 frasi più fastidiose mai fatte ad un DJ. Buona lettura!


1. Posso appoggiare la mia giacca qui?

Esistono guardaroba, bagagliai di automobili e molti altri posti decisamente più consoni per riporre vestiti, zainetti e borse. Spesso il pubblico dimentica che il palco e la consolle del DJ non sono esattamente posti “sicuri” e che tanto più il DJ viene interrotto, tanto peggiore sarà la performance complessiva. La gente vuole ballare, lasciatemi fare il mio lavoro!

2. Bella canzone, la puoi rimettere dopo?

Regola d’oro: non ci sono i bis nei set dei DJ. Avendo a disposizione delle playlists piuttosto corpose non ha alcun senso ripiegare sullo stesso pezzo. Oltretutto chi si trova sulla pista da ballo potrebbe infastidirsi nel sentire la stessa canzone più volte. Il pezzo che ti piace tanto è meglio riascoltarlo a casa 😉

3. Mi puoi segnare su un foglio le canzoni che stai riproducendo?

Una delle domande peggiori da fare ad un DJ nel bel mezzo del suo set: con quale faccia tosta si potrebbe mai pretendere dal musicista un interruzione della performance per recuperare carta e penna e scrivere i titoli delle canzoni? Suvvia, esiste Shazam! E se lo smartphone non è un opzione, sarà sufficiente aspettare la fine del concerto e chiedere, con tutta calma, le tracce al DJ.

4. Ti offro un giro appena finisci!

Certo, un drink gratis non è mai una brutta cosa. Ma non è di certo questo il momento per sfoggiare tutto il proprio cameratismo anche perché il DJ, molto probabilmente, dispone di bevande gratis illimitate. E comunque sta lavorando!

5. Il titolo della canzone non lo so, ma fa più o meno così…

Tragicooo! Per chi non avesse dimestichezza con i locali in cui vengono fatti solitamente esibire i DJ, c’è una cosa da ricordare: il volume è alto, molto alto. Parlarsi è quasi impossibile quindi sentire le urla di un ubriacone nelle orecchie non è proprio il massimo. Ancora peggio se la persona in questione sta chiedendo a gran voce che tu metta una canzone in lista e per spiegarti di che brano si tratta parte con un:

“Na nanana nananana na – na naaa!”

“Tum cha, tum da dum cha!”

„Tätt Tätt Tätt, Tärättätett, Tätt Tätt Tätt, Tärättätett, Tätt Tätt Tätt, Tärättätett“.

Più semplice di così!

6. Non puoi riprodurre la canzone intera invece che sfumare la fine?

All’interno di generi quali la Dance, l’EDM e la musica elettronica non è insolito sentire frammenti di canzoni note utilizzati come intro e outro, spesso frammentate e susseguite da altri brani in rapida successione. Il pubblico vuole muoversi e ascoltare e continuare a proporre lo stesso beat può non essere la scelta migliore. Insomma, è una performance live! Se vuoi sentire il pezzo originale, vai su Spotify.

7. Dove posso comprare le sigarette?

I drink sono al bar e le sigarette alla macchinetta automatica. Per tutto il resto esistono i barman, il personale, i camerieri o gli assistenti a cui chiedere. Il DJ non è un servizio informazioni!

8. Posso venire dietro alla consolle per un selfie con te/per far finta di essere un DJ?

Ok, il “Selfie col DJ” non è necessariamente una cosa negativa. Spesso i DJ si girano verso il pubblico e immortalano il tutto, postando poi sui social media la foto. In questo modo le persone presenti potranno taggarsi e dire “io c’ero!”. Ma venire dietro alla consolle è tutt’altra storia. Ci sono apparecchiature e attrezzature che costano migliaia di euro e le persone che attendono queste feste non sono spesso propriamente sobrie o “in quadro”. Quindi meglio evitare i rischi. Per non parlare di chi vuole mettersi le tue cuffie e far finta di essere un DJ per fare il figo su Instagram, rovinando la performance.

Spero che la lista vi abbia divertito (va presa con molto humour!)!
Avete esperienze da condividere?

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La passione di Simon per la musica nasce molto tempo fa, fino a portarlo al diventare arrangiatore, chitarrista e autore di musica auto-prodotta, pubblicata con la sua band, gli Onyria.

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