Interessante come il significato del nome che Thomann ha scelto per questa linea di prodotti possa essere interpretato come "Tono delle Stelle" (Star Tone) oppure "Per iniziare" (Start One).
In fondo questa tastiera non si distacca dal destino che questo "nome" le assegna.
Infatti accomunando sia doti da tastiera più o meno evoluta che qualità da tastierina economica/giocattolo è difficile da valutare in modo corretto.
Iniziamo analizzando per primi gli aspetti che in una tastiera di questo tipo possono interessare maggiormente.
La tastiera con 61 tasti a passo standard e sensibili alla valocità è una caratteristica difficilmente riscontrabile in prodotti di questa fascia di prezzo, anzi direi introvabile.
Devo ammettere che la qualità della plastica dei suddetti tasti non spicca affatto risultando al tatto leggermente "appiccicosa", poco scorrevole e dal ritorno "gommoso" e lento.
In pratica non è una tastiera adatta a virtuosismi ma fa il suo dovere come tastiera da esercizio o per buttare giù idee.
La sensazione generale non è comunque eccessivamente sgradevole e ci si adatta alle sue caratteristiche abbastanza in fretta.
Altra cosa importante per questo genere di tastiera: i suoi suoni.
Devo dire che anche se sono presenti ben 390 "timbri" diversi i campionamenti che li formano non sono affatto numerosi e, anche se alcuni suonano decentemente, sono molti i timbri che riusano lo stesso set di campionamenti, magari equalizzati o miscelati diversamente.
Anche se i suoni presenti sembrano ricavati da librerie gratuite che si possono trovare su internet non sono affatto brutti.
Il timbro di pianoforte risulta alquanto gradevole, mentre altri come la tromba presentano un fastidioso click nella porzione di loop o altri difetti come un'eccessiva modulazione.
In pratica alcuni suoi suoni risultano discreti nell'esecuzione di brani completi, mentre peccano nell'esecuzione da solista.
La qualità generale del prodotto è a mio avviso valida in relazione al suo prezzo, anche se risulta molto leggera e apparentemente fragile.
La manopola del pitchbend ha un piccolo gradino nella sua escursione che fa si che il legato non risulti omogeneo ma che parta da quasi un semitono sopra la nota di partenza.
Manca poi un pulsante per l'attivazione della modulazione che può essere selezionata solo tramite il menù funzioni e che quindi rende impossibile l'uso del vibrato nell'esecuzione con preset come organi, piani elettrici ecc. Manca inoltre una funzione per modificare la quantità e la velocità di tale modulazione.
Comunque in generale le sue funzioni interne sono quelle che si possono trovare su tastiere ben più costose anche se sono presenti numerosi limiti.
Uno fra questi è la polifonia massima. Suonando per esempio il pianoforte con premuto il pedale del sustain dopo pochi accordi la tastiera inizia a faticare e si presentano ritardi nell'esecuzione delle note a volte molto fastidiosi.
Gli stili presenti nella sezione arranger sono numerosi anche se dotati di arrangiamenti molto semplici sia per numero di strumenti che li formano che per esecuzione e variazioni.
La sezione di registrazione non è poi delle più evolute ma può essere utile per memorizzare un'idea.
Idea che allo spegnimento della tastiera sparirà, insieme a tutte le modifiche da voi effettuate alle impostazion di fabbrica, se non sono presenti le sei batterie nell'apposito vano (funzione di salvataggio che per ora non ho potuto testare per mancanza di batterie cariche ma che dovrebbe essere presente).
In pratica è una tastiera divertente ed economica, perfetta per situazioni "spensierate" e potenzialmente "pericolose" o per esercitarsi in comodità.