Harley Benton Custom Line CLP-15M

..dalla sera alla mattina mi diverto con te. sopratutto da quando le ho montato un bell'humbucker alla buca. il suono che ne è uscito fuori non mi ha entusiasmato ma con un buon pedale eq e il lavoro dal mixer ho trovato il giusto equilibrio. acusticamente è uno strumento assai valido e non volevo perderne il carattere, suono scuro ma definito. dopo qualche settimana di inutilizzo ho notato che l'action si è alzata parecchio e le corde arrugginite così ho cominciato a settarla a modo mio. tirato il manico, limato il ponte, sostituiti i piroli di plastica con quelli in ottone e montata una nuova muta 013/056. le corde frustavano dal dodicesimo perciò ho limato i tasti fino all'ultimo ed ho fatto centro. l'intonazione è ottima. le meccaniche di serie sono eccellenti e l'accordatura tiene. è una chitarra che va suonata spesso, comoda e generosa, esteticamente accattivante.
saluti col ventilatore

Cronaca di un incontro a lungo rimandato... Sapevo che prima o poi mi ci sarei dovuto confrontare, ma era sempre mancata l'occasione per un test delle famigerate Harley Benton. In rete ho letto di tutto e il contrario di tutto: amate o odiate senza mezzi termini, ho trovato addirittura un gruppo fecebook dedicato.
Io ci sono arrivato attraverso una Taylor, la 322 di un mio allievo, di cui mi sono follemente innamorato (della chitarra, non dell'allievo), che mi è parsa la risposta ai problemi alla mano sinistra che mi affliggono da qualche anno. Appurato che non me la potevo permettere – ovviamente – sono partito alla ricerca di chitarre con caratteristiche costruttive del manico vicine a quelle che mi avevano conquistato: scala 430, nut 45, attaccatura al XXII tasto: ho trovato parecchia roba, anche bella e alla mia portata, alla fino ho deciso per la HB CLP 15 per altri dettagli che vedremo più avanti.
Il servizio di thomann è stato impeccabile, ma questo non lo scopro certo io oggi, la chitarra è arrivata nel suo bell'imballo corazzato in una manciata di giorni. Tutto perfetto, niente da dire. Passiamo alla prova pratica.
La CPL15 è una Parlor, quindi con dimensioni del corpo molto contenute – altra caratteristica che me l'ha resa particolarmente appetibile - realizzata interamente in mogano. Nell'insieme il colpo d'occhio è particolarmente intrigante: la cassa ha un bel binding nero, realizzato in legno, la buca è ornata da un doppio filetto tinta avorio, il battipenna nero personalmente l'avrei evitato su uno strumento di questo tipo, però nell'insieme ci sta....Che la tavola armonica è in massello l'ho già detto? Con X Bracing alleggerito? Il manico è in mogano, con tastiera in Pau Ferro, in match con il ponte, con 18 tasti ben posati e perfettamente intonati. Segnatasti Snow Flake, capotasto in osso, come pure il traversino al ponte, paletta finestrata con meccaniche cromate – avrei preferito le palettine tinta legno ma rimedierò al più presto, devo averle da qualche parte – dal funzionamento più che egregio. Nel complesso, dal punto di vista costruttivo, niente da segnalare, è uno strumento realizzato ad arte senza imprecisioni o sbavature di sorta. Curiosa la scelta di posizionare la boccola del trusrod contro il tacco della cassa (intendo all'interno della cassa) obbligano a forare una delle catene della tavola per renderlo accessibile e obbligando così all'utilizzo di una chiave a L decisamente non standard. Un motivo ci sarà, diciamo che mi fido.
Una volta imbracciata la chitarra, ho superato l'iniziale terrore di aver preso una 'toppa', ho scoperto che il manico pur non essendo esattamente come quello della Taylor, era ragionevolmente comodo e adatto ai miei problemi. Tirato il fiato, quindi, ho 'indossato' lo strumento trovandolo molto comodo. Non essendo esattamente mingherlino, spesso con questo shape mi trovo a disagio, con chitarre che i scappano da tutte le parti... in questo caso invece l'ho trovata da subito bilanciata e molto comoda. Tra gli upgrade prossimi venturi sicuramente c'è da aggiungere il secondo pin per la tracolla, penso sarà molto comoda da suonare in piedi.
E arriviamo finalmente al capitolo suono. Mannaggia se suona! Dopo tanti anni, una chitarra così mi aspetto che suoni in una certa maniera: tutta in mogano, corpo piccolo, innesto del manico a XII, praticamente una scatola da scarpe.... niente di più sbagliato. La chitarra è ben bilanciata, presente su tutta la gamma, rotonda e corposa, con una discreta dinamica e un buon riverbero naturale. Ovviamente è uno strumento da suonare con le dita, per un fingerpicking di stampo tradizionale o per un blues delle radici, ma anche uno strumming leggero con il plettro per accompagnare il cantato ha il suo perché.

Conclusioni
Sinceramente ero un po' prevenuto, lo confesso, ma mi sono arreso su tutta la linea, sopratutto davanti al prezzo. Economica sì, ma senza compromessi, ideale per moltissime situazioni. Prima chitarra economica, muletto da spendere poco, chitarra da viaggio viste le dimensioni, nuove sperimentazioni. Un acquisto che si può davvero fare a cuor leggero

La chitarra si presenta bene, costruzione solida, bella estetica che si apprezza molto di più di presenza che dalle foto.
Esaminandola in dettaglio posso dire quel che mi è piaciuto soprattutto è il suono che ha un volume molto alto per essere una parlor. Ho avuto dreadnought di marca che suonavano più deboli di questa chitarra! Incredibile. Inaspettatamente, inoltre, suona meglio col plettro che con le dita. Accompagnarsi al canto con questa chitarra è una favola! Sarà la costruzione tutta in mogano, ma col plettro rende più che con le dita (che, fra parentesi, era il motivo per cui l'avevo presa, ovvero farci del fingerpicking). Parlo di sottili differenze, ovviamente ci si può suonare di tutto, ma col plettro è la sua dimensione ideale, secondo me.
Tastiera molto bella mentre il manico l'ho trovato un po' ruvido in un paio di punti: al tatto si sente qualche microscopico puntino di polvere sotto la vernice. Il truss rod ha avuto bisogno di un giro per raddrizzare il manico. L'action è medio/alta, l'avrei preferita più bassa, ma è un problema comune a tutte le chitarre nuove.
Giudizio finale: la ricomprerei se non altro perchè è la prima parlor avuta che suona veramente.

Posseggo diverse chitarre acustiche tra cui alcune molto famose e molto costose, incuriosito ho voluto acquistare questa parlor hb visto le sue caratteristiche Premium e il suo prezzo basso. La chitarra si presenta in maniera impeccabile, bellissima dal vivo con un mogano di qualità, robusta e delle finiture quasi perfette, sembra di imbracciare una chitarra dal costo almeno 3 volte più alto. Suono tipico delle parlor, medioso… intonazione perfetta, buone meccaniche, perfetta per il tempo libero ma farebbe la sua bella figura anche live! Profumo del mogano dalla buca, tastiera perfetta dopo averla trattata con l olio. Difficile trovare di meglio a questo prezzo, se vuoi una chitarra che ti riporti negli anni 30 con quel suono caldo del blues del vecchio west non esitare e falla tua!