Hit The Tone: James Blake – Roland Percussion Pads

Hit The Tone: James Blake – Roland Percussion Pads

James Blake? Mi suona familiare…

Un genio del nostro tempo, un creatore di ritmi e texture che ha lasciato l’impronta nel pop, nella downtempo, dubstep, musica ambient, R&B, post-dubstep e soul. Come tutti i grandi, James Blake non è ‘catalogabile’ con un solo genere: il Brit ha asserito che Blake cerca di comporre canzoni ‘normali’ì usando tecnologia complessa, e non c’è una vera e propria etichetta per questo. Unendo Portishead, Frank Ocean, D’Angelo, Jamie Lidell, Brian Eno, Antony Hegarty e Nina Simone, crea un blend particolare e fantastico: pura arte.


Dimmi di più!

Tutti gli amanti della musica hanno sentito, almeno una volta nella vita, il nome James Blake: dieci anni fa, con il singolo Air & Lack Thereof (che puoi sentire QUI), si è catapultato nell’immaginario globale della musica.

Un anno dopo Blake ha pubblicato il suo primo album omonimo raggiungendo vette qualitative quasi impossibili da credere, vista la giovane età (poco più di 20 anni). Con l’album Overgrown del 2013 Blake vince il prestigioso Mercury Prize e consolida la propria posizione nel mondo della musica elettronica. Da allora Blake ha pubblicato The Colour Of Everything (2016) e Assume Form (2019).


Ok, ma parliamo di suoni

Fin dalla sua nascita, la percussione elettronica ha causato grandi controversie: nonostante l’adattamento ai canoni avantgarde, l’utilizzo della stessa nella musica pop e commerciale veniva visto come un qualcosa di imbarazzante, poco serio e poco ‘artistico: in effetti, molti dischi pop degli anni 80 sono inascoltabili per via dei pessimi suoni di batteria generati da questi dispositivi.

Ma con il passare degli anni e il progredire della tecnologia persone come Blake hanno potuto esprimere il proprio estro con questi suoni, non più semplici pattern pre-definiti e ‘sostitutivi’ per le percussioni tradizionali, ma veri e propri strumenti creativi per arricchire il discorso musicale.


Parliamo della strumentazione!

James Blake usa principalmente pad della Roland: il brand giapponese, pioniere degli strumenti elettronici, offre una vasta gamma di prodotti per tutte le tasche. Blake in particolare usa i dispositivi della serie SPD.

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Il gioiello di casa

Il modello di punta è pero’ un’altro: il Roland SPD-SX.

Ciò che rende questo modello così interessante è qualità del processore e dello studio pensato da Roland, volto ad eliminare tutti i difetti dei prodotti passati. Roland lo chiama “la perfetta aggiunta elettronica ad un kit acustico”, per batteristi DJ o producer. L’SPD-SX permette di triggerare diversi samples contemporaneamente in un singolo colpo e mandarli in loop con tracce accompagnatorie in totale armonia, senza perdere un colpo. Uno strumento che usa tecnologia allo stato dell’arte e combina versatilità, praticità, velocità e precisione.

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Il concetto di percussione & sampling rende l’SPD-SX qualcosa che va al di la della semplice drum machine o percussione elettronica: input per sensori/trigger esterni, tre unità multi effetto con due potenziometri di controllo e 4 pulsanti dedicati agli effetti, pad dinamici, espansibilità USB, schermo retro-illuminato LCD, e memoria interna da 2 GB sono solo alcune delle caratteristiche di questo fantastico prodotto.

Nel video qui sotto, al minuto 36:25 è possibile vedere come James Blake utilizza il modulo Roland con l’aiuto di Ben Assiter, che vi abbina la batteria acustica.

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C’è altro?

Alternative, ovvio. Per chi non avesse a disposizione i 679 € per l’SPD-SX (o i quasi 800€ per l’SPD-SX Sampling Pad SE), ci sono altre opzioni da valutare.

Il Clavia Nord Drum 3P è una percussione elettronica con 6 canali, multi-pad integrato, input per drum pad e una libreria con 8 banchi.

Tra i 400€ e i 600€ troviamo lo Yamaha DTX-Multi 12 Drum Pad Bundle (disponibile anche da solo)

Ci sono interessanti opzioni anche nella fascia 100-300€, come l’Alesis Samplepad Pro, il Roland SPD::ONE Wav, l’Alesis Samplepad 4, l’Alesis PercPad Percussion Pad e il Millenium MD-90 Mobile Drum

L’ultimo è un dispositivo con 7 drum pads con sensibilità dinamica, 265 batterie e suoni percussivi, 45 presets, 5 drum kits programmabili dall’utente e 100 presets per memorizzare i suoni delle canzoni. Tutto ciò per soli 98€.

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Conclusione

La percussione elettronica è passata dall’essere lo zimbello della musica moderna al diventare uno strumento di supporto valido per musicisti di tutti i generi.

James Blake insegna come andare oltre il concetto di ‘musica‘ con i soliti strumenti analogici e creare suoni sempre nuovi ed eccitanti. D’ispirazione, senza dubbio.

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La passione di Simon per la musica nasce molto tempo fa, fino a portarlo al diventare arrangiatore, chitarrista e autore di musica auto-prodotta, pubblicata con la sua band, gli Onyria.

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