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Ben fatto Yamaha ma...
Questa chitarra è fra le più richieste, per via del concept originale Yamaha, per i P90 che non sono proposti spesso, per un ottimo rapporto qualità prezzo. Tante recensioni in rete la esaltano e quando la prendi in mano ti rendi subito conto che è ben bilanciata, che il peso non è eccessivo e che il manico è confortevole. Il body è poco risonante: sembrano assenti i bassi. Poi quando la si collega i P90 fanno la voce grossa. Magari non è facile avere un body leggero e anche risonante. Però si può, ma non è questo il caso.
Si trovano in rete anche paragoni tra questa e la molto più costosa produzione giapponese e la conclusione sembra essere che questa è il vero affare.
Purtroppo con la produzione Indonesiana il problema è il controllo di qualità e la necessità di contenere i costi. A parte qualche difetto estetico minimo della verniciatura - accettabile per la fascia di prezzo - il problema vero sono stati i tasti inox. Il manico in se era perfetto: relief uguale lato alte e basse, truss rod scorrevole, setup da manuale. I tasti sono stati però lavorati con un utensile oltre la sua vita utile e, pur essendo perfettamente allineati e con la giusta curvatura, presentavano dei solchi di lavorazione veramente eccessivi. Le corde scorrevano male e facendo brutto rumore. Ci è voluto un giorno intero con gomme abrasive di diversi valori per portare i tasti ad una finitura accettabile, ma non perfetta e non a specchio perché l'acciaio inox dei tasti è veramente duro. Ho levigato in passato dei tasti inox di una Ibanez Prestige di produzione Giapponese e l'acciaio non era così duro. Il vantaggio è che dureranno per sempre, ma non è facile ottenere una superficie liscia e lucida dopo che sono stati segnati da un utensile che andava cambiato prima.
Altro problema è la vernice. Non era bella lucida. Non sembrava che la chitarra fosse stata esposta, sembrava proprio nuova di fabbrica. La scatola era stata aperta e richiusa con dei nastri indicanti il controllo di qualità Yamaha in Germania. Ho provato a dare una passata con la crema di Carnauba Dunlop e non sono riuscito a farla diventare bella lucida. Mai accaduto e ne ho di chitarre. Il problema è la qualità della vernice che ha un grado di durezza limitato e si riga solo a guardarla.
Quindi non è oro tutto quello che luccica, ma in questo caso non luccica nemmeno.
Si trovano in rete anche paragoni tra questa e la molto più costosa produzione giapponese e la conclusione sembra essere che questa è il vero affare.
Purtroppo con la produzione Indonesiana il problema è il controllo di qualità e la necessità di contenere i costi. A parte qualche difetto estetico minimo della verniciatura - accettabile per la fascia di prezzo - il problema vero sono stati i tasti inox. Il manico in se era perfetto: relief uguale lato alte e basse, truss rod scorrevole, setup da manuale. I tasti sono stati però lavorati con un utensile oltre la sua vita utile e, pur essendo perfettamente allineati e con la giusta curvatura, presentavano dei solchi di lavorazione veramente eccessivi. Le corde scorrevano male e facendo brutto rumore. Ci è voluto un giorno intero con gomme abrasive di diversi valori per portare i tasti ad una finitura accettabile, ma non perfetta e non a specchio perché l'acciaio inox dei tasti è veramente duro. Ho levigato in passato dei tasti inox di una Ibanez Prestige di produzione Giapponese e l'acciaio non era così duro. Il vantaggio è che dureranno per sempre, ma non è facile ottenere una superficie liscia e lucida dopo che sono stati segnati da un utensile che andava cambiato prima.
Altro problema è la vernice. Non era bella lucida. Non sembrava che la chitarra fosse stata esposta, sembrava proprio nuova di fabbrica. La scatola era stata aperta e richiusa con dei nastri indicanti il controllo di qualità Yamaha in Germania. Ho provato a dare una passata con la crema di Carnauba Dunlop e non sono riuscito a farla diventare bella lucida. Mai accaduto e ne ho di chitarre. Il problema è la qualità della vernice che ha un grado di durezza limitato e si riga solo a guardarla.
Quindi non è oro tutto quello che luccica, ma in questo caso non luccica nemmeno.
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