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7. Come patchare correttamente ?

A così tanti moduli diversi sul mercato corrisponde anche un'infinità di modi per collegarli e farli suonare insieme. Questo spesso confonde i principianti, che perciò si chiedono: come faccio a farlo bene?

Sperimentare un progetto

Questa, in realtà, non è la giusta domanda da porsi in questo campo. Non c'è giusto o sbagliato nell'Eurorack in sé: ogni patch, ogni suono creato è un'avventura legata alla costante ricerca di nuove possibilità sonore sul sintetizzatore modulare. Allo stesso tempo, ciò richiede sempre un piano d'azione. Sebbene le patches sfrenate possano portare al successo, ciò non accade spesso. Pensando, sin dall'inizio di una patch, a un progetto al quale lavorare, si agirà secondo una struttura mentale che porterà a un obiettivo utile. E ve lo garantiamo: il percorso verso il suono finale riserva comunque sempre delle sorprese.

In cosa consiste il piano teorico d'azione? Abbiamo qui due approcci a titolo di esempio, per le patch iniziali.

1. La sintesi sottrattiva

Il primo non è una scoperta, ma dovrebbe essere presente nel bagaglio di ogni musicista Eurorack: dovreste sapere come patchare una classica sintesi sottrattiva da oscillatore, filtro, inviluppo, VCA e sequencer. Il circuito parte dal segnale 1V/Oct. proveniente dall'uscita CV del sequencer, che viene inviato all'ingresso del corrispondente oscillatore; il Gate viene indirizzato all'ingresso del modulo dedicato all'inviluppo. Dall'uscita audio dell'oscillatore passa al filtro e da qui all'ingresso audio CV del VCA (Voltage Controlled Amplifier): l'oscillatore riceverà adesso una nuova nota a ogni segnale del sequencer, trasmessa in modo articolato alle casse grazie all'inviluppo, attraverso il VCA.

2. Musica generativa

Un approccio leggermente più complesso consiste nel creare melodie casuali, da considerare come estensione della prima tecnica. Per questo, oltre agli elementi citati, è necessario un modulo in grado di generare segnali CV casuali, un cosiddetto sample & hold come l'ADDAC 215 Dual S&H+ e un quantizzatore, come il Bard Quartet di Shakmat Modular. A ogni pulsazione del Master-Clock, che può provenire dal sequencer ed essere inviato all'ingresso trigger di un sample & hold, viene generato un nuovo valore casuale. Inviate questo segnale all'ingresso 1V/Oct. del quantizzatore, che genererà una melodia tonale per l'oscillatore, a partire dal segnale casuale. Il resto del circuito rimane come indicato nel primo esempio.

Sfruttate questi due approcci come punti di partenza per le vostre prime patch. Quando sarete in grado, dopo più tentativi andati a buon fine, di modificare in autonomia uno o due elementi del patch o di integrare altri moduli, otterrete certamente qualcosa di nuovo ed entusiasmante.

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