
Storia delle colonne sonore dei videogames
Fin dalla loro nascita, per i videogiochi la musica è stata una componente fondamentale. I primissimi giochi inventati emettevano solo alcuni suoni in 8 bit, evolvendosi gradualmente (e velocemente) fino ad avere ogni tipo di effetto sonoro durante il gioco. Ciò che accompagna però il giocatore, tanto durante le fasi di gameplay quanto durante quelle di visione dei filmati d’intermezzo, è la colonna sonora: vere e proprie composizioni, complesse quanto (se non più) le colonne sonore dei film di Hollywood. Scopriamo insieme la storia delle delle colonne sonore dei videogames!
Come si sono evolute le colonne sonore dei videogames
Quando i videogiochi divennero un fenomeno di massa negli anni ‘80, le rispettive colonne sonore venivano ‘generate’ da chip-sintetizzatori: non si poteva fare di meglio, all’epoca. Il famoso “Chiptune“, un sintetizzatore analogico a 3 voci installato sul Commodore C64, è diventato un oggetto di culto. Considerate le limitatissime possibilità di ‘manovra’, è incredibile cosa i compositori siano riusciti a fare. Date un ascolto al clip qui sotto:
Successivamente, arrivarono le schede audio per PC, capaci di generare suoni tramite sintesi FM (prima) e campionamenti PCM (dopo). La colonna sonora di quasi tutti i giochi era, di fatto, una collezione di file MIDI. La resa, quindi, dipendeva molto dall’hardware utilizzato (come il famosissimo Yamaha YM3812) e non era uniforme. Qualche tempo dopo, grazie al crollo dei prezzi della RAM e dei dischi rigidi e all’incremento della potenza dei processori, divenne possibile ‘lanciare’ file audio digitali all’interno di un gioco. L’avvenimento permise di elaborare colonne sonore molto più realistiche e complesse, senza sottostare ai limiti dell’hardware. Il video qui sotto spiega abbastanza bene l’evoluzione appena menzionata:
Nei primi giochi arcade/console, le colonne sonore avevano tratti ‘cartoon‘, canzoni molto allegre e quasi ‘ridicole’ nel senso affettivo del termine: ovviamente i pochi suoni che il chip era in grado di generare non aiutavano. Prendiamo ad esempio i suoni di Super Mario: gli effetti sonori generati quando Mario salta, colpisce qualcosa o lancia un oggetto (o prende una moneta!) sono diventati parte integrante della ‘colonna sonora’ del gioco. Nonostante le limitazioni, però, le colonne sonore di svariati giochi (Zelda, Mega Man, Final Fantasy) sono entrate nella storia per via del “mood” che riuscivano ad attribuire al gioco: grafica ‘pixellata’ e suoni 8 bit riuscivano a impressionare e far sognare i ragazzini degli anni ’80 tanto quanto i giochi moderni con colonne sonore cinematiche fanno con la generazione attuale. Compositori quali Yoko Shinomura, Manami Matsumahe e Koji Kondo hanno contribuito in modo immenso al mondo dei videogiochi.
Il passaggio ai file audio digitali rivoluzionò il mondo dei videogiochi, aprendo possibilità infinite ai sound designers: tutto ciò che si poteva usare nel cinema, si poteva usare anche nei giochi! Le colonne sonore dei videogiochi moderni non sono diverse da quelle hollywoodiane: leitmotifs legati a particolari personaggi o azioni, strumenti classici, fiati, ottoni e dinamica a non finire. Ecco qualche esempio:
A livello inconscio, la musica gioca un ruolo fondamentale nell’immedesimazione nei confronti del gioco e del personaggio, il coinvolgimento emotivo ad esso legato e la totale “immersione” nel gioco stesso. E non dev’essere sempre un pezzo cinematico alla Hans Zimmer: basti pensare al quanto ‘interattiva’ è l’esperienza di gioco in Grand Theft Auto (GTA) grazie alle stazioni radio presenti nel gioco stesso. La musica dei giochi, oltretutto, dev’essere adattabile al contesto del gioco: quando un nemico viene battuto la musica deve cambiare, ed è proprio in questi frangenti che la cosiddetta musica adattiva (o interattiva) aiuta molto gli sviluppatori: grazie al cambio di volume, ritmo, velocità o tonalità, è possibile transitare da un momento di alta tensione ad un momento più soft senza creare ‘interruzioni’ evidenti che potrebbero distogliere l’attenzione dal gioco. La musica dei giochi deve ‘giocare‘ con le emozioni, e non è per nulla semplice!
Migliori compositori di videogiochi
Jesper Kyd
Il compositore danese è noto principalmente per la musica che ha prestato alla serie Assassin’s Creed. Con 30 anni di carriera alle spalle, Kyd ha firmato le colonne sonore di Hitman, Borderlands e State of Decay. Il suo stile? Strumenti classici uniti ad elementi elettronici.
Harry Gregson-Williams
Il compositore inglese è noto principalmente per le colonne sonore di film hollywoodiani quali Shrek, Spy Game e Phone Booth: i fan di Kojima, però, lo ricordano principalmente per la colonna sonora di Metal Gear Solid. Pura genialità!
Jeremy Soule
Soprannominato il “John Williams della musica dei videogames”, Soule unisce elementi orchestrali a variazioni tonali fatte con gusto e intelligenza: elementi che hanno reso leggendarie le colonne sonore dei giochi Guild Wars, Elder Scrolls e Total Annihilation.
Darren Korb
Con “Bastion” e “Transistor” Darren Korb ha creato la musica per due popolarissimi giochi indie. Con l’ausilio di beat campionati, elementi ritmici, strumenti acustici e sintetizzatori, il compositore si è assicurato la stima di legioni e legioni di gamers.
Austin Wintory
Creando la colonna sonora di “Journey“, Wintory è stato nominato per un Grammy! Basta ascoltare la colonna sonora (disponibile qui sotto) per rendersi conto del quanto meritata sia stata la nomina: elementi orchestrali, musica folk e un mondo di suoni nuovi.
Yoko Shinomura
La compositrice giapponese ha contribuito in modo massiccio alla musica dei videogames degli anni ’80. Come dimenticare “Street Fighter 2” e “Final Fight“? Da poco Shinomura ha scritto la musica per “Super Mario RPG” e “Mario & Luigi RPG“.
Chi è il tuo compositore preferito? A quale colonna sonora sei più legato? Faccelo sapere con un commento!
Christian SA risponde:
Grazie mi hai aiutato molto per il mio elaborato di terza media, te ne sono infinitamente grato
Simon risponde:
Non c’è di che! 🙂
Luca Polimanti risponde:
Ciao,
sto impostando la mia tesina di III media sui videogames e in particolare
vorrei avere più notizie su Olivier Deriviere (già consultato tutto ciò che ho potuto su google inserendo il suo none). Mi manca una recensione da parte di esperto/critico musicale del suo lavoro in 11-11 Memories Retold. Ringrazio in antcipo
Luca Momesso risponde:
Grazie mille se non ci fossi stato tu non avrei saputo collegare musica visto che gli altri siti non parlano così bene delle colonne sonore nei videogiochi(per elaborato 3 media)
Ziocesco89 risponde:
Di sicuro il mio in assoluto non può che essere il giapponese Nobuo Uematsu, compositore della serie di Final Fantasy. Credo sia il migliore al mondo in virtù del fatto che tutto ciò che conosce sulla musica è grazie alla sua passione, un autodidatta superiore a molti “studiati”.