Pedaliere, che passione!

Pedaliere, che passione!

Mostrami la tua pedaliera e ti dirò chi sei! C’è chi preferisce astronavi di 4 metri per 2, chi invece ama la semplicità. Pedali boutique, pedali tradizionali, a volte auto-costruiti. Il mondo dei pedali è magico e da decenni fa appassionare i chitarristi di tutto il mondo!

Al di là dell’aspetto estetico, una pedaliera è comunque necessaria per chiunque utilizzi più di 3 effetti nelle sue canzoni: aiuta ad avere tutti i pedali già collegati, trasportabili in una volta sola evitando stress e corse all’ultimo minuto per trovare pile da 9volt. Molte persone si costruiscono la pedaliera da se, altre le comprano già fatte.

Ecco un paio di spunti da cui partire per comprendere al meglio questo fantastico mondo.


Catena effetti: cosa significa?

Uno degli argomenti più discussi quando si tratta di pedaliera è il corretto ordine degli effetti: partendo dallo strumento ed arrivando all’amplificatore (o al mixer), le teorie sono molte. Ovviamente è possibile sperimentare liberamente, ma crediamo che quello elencato di seguito sia l’ordine ottimale da cui partire:

 

Starting from the instrument’s output jack a “normal” signal chain looks like this:

  1. Accordatore
  2. Wah-Wah (Envelope Filter, Touch Wah)
  3. Whammy (Octaver)
  4. Variazione dinamica (compressore, limiter)
  5. EQ Pre-Distorsione (Equalizer)
  6. Overdrive (Booster, Distortion, Fuzz)
  7. EQ Post-Distorsione (Equalizer)
  8. Pitch shifter (harmonizer)
  9. Effetti di modulazione (Chorus, Flanger, Phaser, etc.)
  10. Delay
  11. Reverb

–> Amplificatore o mixer

Se hai un amplificatore con loop effetti, avrai bisogno di due cavi in più: la prima metà dei pedali elencati, di fatti, andrebbe inserita prima dell’input dell’amplificatore, mentre la seconda andrebbe messa nel loop effetti (send/return).

Ecco la variante per chi usa amplificatori dotati di loop effetti (send/return):

  1. Accordatore
  2. Wah-Wah (Envelope Filter, Touch Wah)
  3. Whammy (Octaver)
  4. Variazione dinamica (compressor, limiter)
  5. EQ Pre-Distorsione (Equalizer)
  6. Overdrive (Booster, Distorsore, Fuzz)  6a. –> Input amplificatore

6b. Send dell’amplificatore –>

  1. EQ Post-Distorsione (Equalizer)
  2. Pitch shifter (harmonizer)
  3. Effetti di modulazione (Chorus, Flanger, Phaser, etc.)
  4. Delay
  5. Reverb
  6. –> Ingresso return dell’amplificatore

Questa è la regola base, da non prendere come legge assoluta. Per un suono Rockabilly, ad esempio, è consigliabile inserire il delay prima dell’overdrive (dato che nel genere stesso di distorsione ce n’è poca).

L’effetto phaser può anche essere inserito prima della distorsione per effetti creativi. Di base è sufficiente non inserire effetti troppo incisivi prima della distorsione se quest’ultima è generosa (distorsione vera e propria e non overdrive leggero).

L’equalizzatore sta bene tanto prima quanto dopo la distorsione, dipende dai gusti personali. Posizionato prima del primo stadio di distorsione permette di scolpire il suono, in particolare i medi. Inserito dopo la distorsione permette di modellare il suono finale in maniera molto più incisiva (basti pensare al classico metodo coi medi a zero usato nel thrash metal).


Alimentatore

Scegliendo un alimentatore per i pedali è bene segnarsi il voltaggio richiesto, il tipo di corrente e il numero dei pedali. La maggior parte di essi viene alimentata con voltaggio DC a 9 volt. Pedali peculiari (soprattutto quelli con molti moduli al proprio interno) vengono invece spesso alimentati a 12, 15 o anche 18 volts. Prima di acquistare l’alimentatore, quindi, meglio farsi uno schema dei propri pedali.

Daisy Chain

Se utilizzi solo una manciata di pedali con un consumo di corrente limitato potresti pensare di acquistare un solo alimentatore a uscita singola, avvalendoti di una cosiddetta ‘daisy chain‘ (sdoppiatore di uscite) per alimentare più di un pedale utilizzando un solo alimentatore. Alimentatori quali il Boss PSA 230s e il Thomann NT 0910 AC/PSA hanno una potenza massima di 500mA.


Alimentatori universali

Per alimentare molti pedali contemporaneamente e/o abbattere i problemi di ‘humming‘ causati da metodi a daisy chain, devi acquistare un alimentatore con uscite isolate galvanicamente. Esistono svariati modelli per tutte le tasche e necessità: sarà necessario acquistare quello che meglio si adatta al numero dei pedali in proprio possesso e al relativo carico di corrente. Gli effetti digitali, di norma, hanno bisogno di più energia per funzionare correttamente.


Polarità

La maggior parte degli alimentatori ha la polarità negativa. Vedi l’immagine di seguito per capire il tipo di polarità utilizzato dai tuoi pedali. Se hai un alimentatore con polarità positiva e vuoi collegarci un pedale (polarità negativa), hai bisogno di un cavetto per invertire la polarità.


Connettori

I cavetti standard DC con attacco 5.5 x 2.1 mm (diametro esterno x diametro interno) sono quasi sempre inclusi con l’alimentatore acquistato. Alcuni pedali, però, hanno attacchi di tipo diverso: alcuni Ibanez Tube Screamer or vecchi Big Muffs hanno l’alimentatore con attacco jack 3.5 mm. Alcuni pedali Line6 hanno l’attacco più largo (5.5 x 2.5mm). É sempre buona norma controllare tutte le caratteristiche dei pedali in proprio possesso per potersi munire di tutti gli accessori del caso. Alcuni vecchi pedali non hanno l’attacco per l’alimentatore, ma solo l’alloggiamento per la pila 9V: in quel caso è necessario acquistare un adattatore per il clip della batteria. Il Voodoolab PedalPower Plus, alimentatore professionale e molto amato dai chitarristi, viene venduto con una gran varietà di cavi per tutte le necessità.

Voodoo Lab Pedal Power Cable PPBAT


Pedali Wah e alimentatori

Fai attenzione a non posizionare l’alimentatore troppo vicino al pedale Wah. Il campo magnetico generato potrebbe far vibrare la bobina contenuta nel pedale, causando rumore di fondo. Prima di avvitare o incollare un pedale alla pedaliera, fai i vari test del caso per non ritrovarti brutte sorprese al prossimo concerto.


Cablaggio

Gli effetti sono posizionati e l’alimentatore è stato acquistato: ora c’è da comprare il cablaggio. Quando possibile, è sempre meglio utilizzare cavi corti e piatti (come gli EBS Flat Patch a testa piatta). Prima di acquistare i cavi necessari, posiziona i pedali sulla pedaliera per renderti conto delle distanze e della relativa misura dei cavi di cui hai bisogno. Non posizionare i pedali piccoli troppo vicini per evitare di accenderli contemporaneamente col piede!.


Struttura

Le pedaliere in alluminio hanno preso piede negli ultimi anni: Pedaltrain domina il mercato grazie al loro sistema a ‘rotaie‘ che minimizza il peso e massimizza l’efficienza (rispetto alla classica pedaliera rettangolare chiusa). La base è spesso reclinata, in modo che i pedali siano rivolti verso il piede e più semplici da accendere. Inoltre, il particolare design permette di montare un alimentatore direttamente sotto alla pedaliera.

L’alternativa è la classica pedaliera a flight case, dove i pedali vengono attaccati con il velcro al fondo. Il vantaggio è l’avere una struttura robusta e resistente. Ci sono anche varianti con custodie imbottite al posto delle valigie a rack, che sono molto più pesanti e pensare per chi fa tour internazionali.


Assemblaggio

Per fissare i pedali alla pedaliera i metodi sono svariati: il velcro permette di riposizionare e/o sostituire i pedali a piacere, ma non è così resistente come un pedale avvitato o legato alla pedaliera. Esistono viti con cui avvitare il pedale (sfruttando i 4 piedini in gomma, senza modificare il pedale) per fissare lo stesso in maniera permanente. Altri chitarristi usano fascette di plastica per fissare i pedali alle rotaie della pedaliera.


Varie ed eventuali

Esistono svariati accessori per migliorare la propria pedaliera. Tra tutti, il più gettonato è il pedal riser,  che solleva il pedale (utile per i pedali in seconda fila, difficili da raggiungere su pedaliere piane). L’option knob va attaccato all’alberello del potenziometro (sostituendo il pomello originale) e permettono di regolare i pedali con il piede, con la mano e, soprattutto, al buio: sono fluorescenti!


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La passione di Simon per la musica nasce molto tempo fa, fino a portarlo al diventare arrangiatore, chitarrista e autore di musica auto-prodotta, pubblicata con la sua band, gli Onyria.

5 commenti

    Una spiegazione completa e chiara…complimenti

    > Grazie del commento 😉

    Ciao una domanda: il booster dove andrebbe posizionato?
    Grazie.

    Ho da domandarti…

    Booster e D. I. box…. dove li posizioniamo ?

    Ottimo articolo

    Grazie infinite

    Spiegazione esaustiva, ma impara ad usare il “piuttosto che” correttamente!!!

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