11. How It All Started

Non tutto ciò che ha dei tasti è una tastiera. Sarebbe un po' offensivo chiamare "tastiera" uno strumento dignitoso come il pianoforte a coda: un pianoforte rimane un pianoforte, così come un organo è sempre un organo.

Una qualsiasi tastiera è diventata "la" tastiera solo quando l'elettronica fu aggiunta ai tasti bianchi e neri, quando la generazione del suono diventò artificiale ed udibile collegando il congegno ad un amplificatore supplementare. Le tastiere sono quindi quegli strumenti che non producono da soli onde sonore, ma le generano in modo puramente elettronico.

Tutto è iniziato - a ben vedere - con un organo, ovvero l'organo Hammond, il cui sviluppo si è basato su una serie di coincidenze. Il suo inventore - l'americano Laurens Hammond - fu un tuttofare che studiò ingegneria meccanica ed elettrica ma che già in precedenza aveva depositato la domanda di brevetto per lo stesso organo. Inoltre, durante gli studi scrisse una sceneggiatura per un film di successo.

Laurens Hammond
Laurens Hammond

Impiegato in un'azienda di motori navali, inventò nel 1920 un orologio azionato da una molla silenziosa. L'idea ebbe successo e Hammond si mise in proprio come inventore dando inizio ad una carriera che sarà scandita da diversi eventi:
lo sviluppo di un motore sincrono, l'invenzione degli occhiali 3-D rosso-verdi, la conversione della corrente alternata in corrente continua per la radio attraverso la cosiddetta A-Box, l'orologio elettrico, la fondazione della Hammond Clock Company nel 1928.

Tuttavia, il business degli orologi elettrici non stava andando molto bene e presto portò l'azienda sull'orlo del fallimento. Hammond si concentrò a più riprese sul suo motore sincrono per individuarne la più sensata tra le applicazioni possibili che concretizzò, intorno al 1933 nel campo musicale: nacque così la Ruota fonica (o tonewheel).
Si trattava di una piccola ruota delle dimensioni di 25 mm circa, dentata come un ingranaggio, che ruota grazie ad un motore sincrono avvolto da un trasduttore elettromagnetico (o pick-up).

Il fenomeno è lo stesso che ci è stato probabilmente spiegato in una lezione di fisica: una corrente che scorre attraverso un conduttore crea un campo magnetico. Un oggetto, dunque, può esso stesso diventare un campo magnetico: se si avvicina ed allontana un pezzo di metallo al campo magnetico di un pick-up, si genera una corrente che dipende dalla velocità di movimento e dalla distanza del metallo.

Magnetfeld
Campo Magnetico

Da questa esperienza, Hammond trasse la conclusione che il bordo frastagliato della ruota aveva un'influenza costante e allo stesso tempo variabile sul campo magnetico: la corrente indotta aumenta o diminuisce ad intervalli regolari. Avvolse un filo attorno al magnete e fu così in grado di deviare e amplificare la corrente indotta. In una radio, la corrente amplificata poteva essere resa udibile dagli altoparlanti la cui costante deflessione della membrana era provocata dall'alterazione della corrente, producendo onde sonore. Attraverso i suoi esperimenti, Hammond aveva dunque colto il principio di quegli strumenti musicali per i quali certi schemi di oscillazione vengono convertiti in suoni ed era adesso riuscito a dimostrarlo sfruttando l'energia elettrica.

Motore sincrono di un Hammond B-3 con Vibrato scanner e volani generatori Mepaja / CC-BY-SA4.0

Fino a quel momento, tuttavia, era stato in grado di produrre un solo suono simile a quello di un flauto. Un suono musicale complesso richiedeva dunque maggior impegno e grande ricerca. Molteplici e snervanti furono i tentativi di Hammond, che pensò così di comprare un vecchio pianoforte per scorporarne la tastiera: ad ogni tasto corrispondono dei contatti elettrici collegati ad un meccanismo ruota fonica-magnete. Il motore sincrono a rotazione costante guidava 91 ruote foniche di diverse dimensioni a diverse velocità, attraverso un complicato ingranaggio di trasmissione che induceva corrente in 91 magneti. La pressione di un tasto azionava una serie di interruttori che chiudevano il rispettivo circuito, ma aprivano allo stesso tempo la possibilità di aggiungere sfumature ad ogni tono grazie ai Drawbars (tiranti). Il tutto installato in una cassa acustica contenente anche amplificatori e diffusori, per un peso di circa tre-quattrocento chili.

Hammond-Orgel
Organo Hammond

Nacque così l'organo Hammond che ottenne il brevetto Il 24 aprile 1934 a Washington.

Brevetto US1956350A

Nel periodo successivo, l'organo da chiesa incassato nel legno, divenne famoso in tutto il mondo, essendo considerato il perfetto sostituto dell'organo a canne: il suo suono, in sede di primo ascolto, fu identificato come identico. Il principio elettromagnetico è stato mantenuto fino al 1967, finché la Hammond Organ Company, successivamente rilevata dalla giapponese Suzuki, iniziò a costruire organi con parti elettroniche, rinunciando di fatto al fascino del tipico suono Hammond. Il matrimonio Hammond-Suzuki e la generazione di suoni digitali rese possibile la costruzione dell'Hammond XB-3: una replica del modello B-3 il cui costo si aggira attorno ai 10 000 euro. Si tratta tuttavia di uno strumento completamente digitale in cui il vecchio suono Hammond fu accuratamente ricreato sotto lo guardo severo dei critici che miravano ad una riproduzione più fedele possibile al suono originale.

L'Hammond fu ovviamente migliorato e arricchito più volte dal 1934: 32 tiranti, diversi tasti preimpostati, la leggendaria bobina di riverbero Hammond e l'amplificatore valvolare ne hanno fatto lo strumento a tastiera per eccellenza. Furono così lanciate diverse serie di modelli adatti a più esigenze. Modelli come l'A-100 o il B-3 furono e sono ancora oggi popolari, soprattutto nell'ambiente del rock, sebbene siano ormai disponibili solo in seconda mano ed il loro costo resti ancora esoso.

Successori digitali e cloni dell'organo Hammond elettromagnetico

Cos'è che rende il suono Hammond così desiderabile da chiunque possa creare nuovi suoni, che porta ad ostinarsi nella ricerca della più fedele riproduzione timbrica attraverso il proprio sintetizzatore, modulo di espansione o campionatore? Ebbene, prima di tutto c'è il suono sinusoidale, la forma d'onda pura, che viene prodotta dal generatore della ruota fonica. Le sfumature aggiunte dai tiranti rimangono armoniche poiché sono in un certo rapporto numerico con la fondamentale.
Un altro elemento particolare del suono Hammond è il cosiddetto tipico "click", associato alla pressione del tasto, inizialmente considerato un difetto di progettazione. Tale "difetto" è oggi uno degli elementi fondamentali del leggendario suono Hammond ed è creato artificialmente nelle moderne tastiere. Inoltre il suono valvolare dal suono tra il vellutato e ruvido, a seconda del volume, è la cifra inconfondibile dell'Hammond, motivo di grande entusiasmo per molte rock band degli anni '60 e '70.

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