Pick your pick – scegli il tuo plettro!

Pick your pick – scegli il tuo plettro!

Oggi parliamo di un accessorio apparentemente piccolo e insignificante, in realtà determinante per la resa sonora finale del chitarrista. Di cosa stiamo parlando? Del plettro! Di forma ovale, triangolare, a punta, spesso, sottile, col grip e persino romboidale: ce ne sono di tutti i tipi, colori e materiali. Cerchiamo di capire le differenze sostanziali fra i vari modelli per scegliere accuratamente quando andiamo a rifornirci dei piccoli triangoli di plastica che ci accompagnano in ogni strimpellata 🙂

Dunlop Nylon Max Grip 1.0 Player Pack

Il plettro è un accessorio necessario per poter suonare in svariati stili, principalmente su chitarra e su altri strumenti a corda (tra cui il basso). Non tutti i chitarristi lo utilizzano, trattandosi però di eccezioni più uniche che rare. Disponibili in una varietà incredibile di spessori, colori, materiali e forme, spesso la scelta delle caratteristiche di questi ultimi viene largamente sottovalutata perché “tanto è solo un plettro”. In realtà, a seconda delle proprie esigenze, è possibile trovare il plettro più adatto. Quando diciamo che il “sound è nelle dita” stiamo mettendo in conto anche l’attacco che da il plettro con la mano destra, d’altronde… o sbaglio? 😉 Difatti, imprimendo la vibrazione, influenza il suono in modo incisivo anche per via del materiale dello stesso che, a contatto con la corda d’acciaio o nichel, produrrà una risposta armonica diversa. Il resto del sound viene “generato” dalla mano sinistra (o destra, per i mancini), responsabile del fretting, del tocco e del vibrato.

Anche il modo in cui colpiamo la corda col plettro, l’angolazione della punta e la forza impressa sono determinanti per ottenere il nostro personalissimo sound. Tutto ciò è strettamente legato alla forma e al materiale del plettro perché, a parità di esecuzione, un plettro tortex e uno in metallo produrranno due suoni molto differenti: provate per credere! Abbiamo realizzato anche una comparazione audio per farvi capire meglio ciò di cui parliamo. Ma ora passiamo alle caratteristiche principali!


Materiali

Ci sono molti miti e leggende metropolitane sul materiale del plettro. La più interessante è sicuramente quella riguardante il plettro ottenuto dal canino del diavolo in persona. Ah già.. ehm… scusate, questa è la trama del film Pick of Destiny con Jack Black 😀

Tenacious D The Pick of Destiny

Ok, torniamo seri. Il materiale più utilizzato per i plettri è sicuramente la plastica. E di plastiche ne esistono centinaia, se non migliaia, di varianti. Nell’antichità venivano utilizzati prevalentemente legno, metallo, pietra e avorio per pizzicare le corde di uno strumento, come ci racconta la mitologia greca (a quanto pare il plettro veniva chiamato Plektron e no, non è il nome del nuovo super cattivo Marvel!) – tuttavia, ai giorni nostri, la plastica è il materiale più diffuso per motivi di costi di produzione e di materie prime.  Quest’ultimo veniva realizzato in osso, legno, corno d’animale e altri materiali rigidi. Tra questi, il guscio di tartaruga si rivelò il più flessibile e performante, tanto da diventare il materiale più utilizzato fino al 1973 – anno in cui una legge proibì l’utilizzo di questo materiale per fermare la crudeltà sugli animali. Il nostrano Luigi D’Andrea aveva già realizzato dei plettri in celluloide nel 1992, anticipando tutti gli altri. Noi italiani siamo sempre i migliori!

Dunlop ottenne un ottimo riscontro con i suoi plettri in nylon e, durante la ricerca di altri materiali sintetici atti a sostituire i materiali organici per replicare il suono del guscio di tartaruga, fu scoperto il famosissimo Delrin, materiale utilizzato per la produzione dei plettri Tortex. Svariati brand quali DunlopFenderD’AndreaPlanet Waves e molti altri utilizzano tanto il Delrin quanto altri materiali plastici per la produzione dei propri plettri. Timber Tones, ad esempio, realizza plettri lavorati a mano, di alto livello e realizzati interamente dal legno, dalla pietra, dalla madreperla, pelle e osso. C’è una piccola fetta di produttori che offre i propri plettri anche in metallo e alluminio.


Forma

Il plettro è genericamente di forma triangolare o a forma di goccia (teardrop) e viene tenuto tra pollice e indice. Lo standard degli standard è sicuramente la forma drop, sviluppata da Fender e D’Andrea. Dunlop realizza la forma “drop” anche in versioni ridotte (jazz picks) mentre le versioni triangolari (triangle) vengono normalmente utilizzate con la chitarra acustica. Ci sono però anche delle differenze minime ma sostanziali nella forma della punta e nella rotondità. Ad esempio lo Sharp pick della Dunlop ha una punta abbastanza accuminata, ottima per gli staccati molto veloci. I plettri Herdim sono noti per la loro atipica forma triangolare, offerta in svariati spessori su ogni angolo, permettendo di fatto di avere 3 plettri in 1. I plettri Sharkfin hanno una punta sottile e una più spessa, con un lato “ondulato”

Lo spessore dei plettri viene misurato in centesimi di millimetro:

Extra Light: da 0,38 a 0,50 mm

Thin/Light: da 0,50 a 0,70 mm

Medium: da 0,70 a 0,90 mm

Heavy: da 0,90 a 1,2 mm

Extra Heavy: più di 1,2 mm


Qual è il plettro giusto per me?

Difficile da dire perchè dovresti provarli tu stesso. A seconda della predominanza del tuo stile (sei più tipo da accordi? tipo da assoli, hai bisogno del “woman” tone con un attacco morbido?) potresti scegliere diversi tipi di plettro. La realtà è che qualsiasi cosa va bene, in quanto nella storia della musica si è sperimentato con tutto (dalle monete, vedi Brian May, all’usare il plettro al “contrario” come faceva Stevie Ray Vaughan). Per chi ha bisogno di una presa salda anche durante le sudate più copiose esistono plettri con un apposito grip (Max Grip), ossia una superficie non scivolosa che permette di far presa bene tra le dita. Se usi corde sottili e/o normali non c’è bisogno di utilizzare plettri enormi rischiando di suonare “out of pitch” ad ogni plettrata per via della troppa forza impressa alla corda.

Ibanez BPA16HS-BK Pick Set mit sandpapierartiger Oberfläche

Se il plettro è troppo soffice, incorrerai nel problema opposto: le corde sono comunque in acciaio ma la forza impressa dal plettro “mollo” non sarà sufficiente a far scaturire il giusto suono e conferire il giusto attacco. I plettri duri conferiscono un suono squillante, incisivo e quasi “metallico” alle note, con molta più definizione rispetto alla controparte più soffice. Per questo motivo io uso un plettro Dunlop da .060 per la chitarra acustica e le parti in background, in quanto permette di poter effettuare uno strumming persistente ma non “invasivo” per l’orecchio. Con la chitarra elettrica utilizzo un plettro leggermente più duro, un Dunlop da 0.76 abbinato a delle corde ibride (009 – 046). In passato utilizzavo corde più spesse (011 – 052) e plettri più grossi (1.5 mm), ma ho preferito fare lo switch a favore di un suono più equilibrato e “nitido”. Sperimenta e trova il tuo suono!


Chi suona cosa?

Se non riesci ad orientarti sul tipo di plettro e non vuoi provarli tutti, puoi basarti su ciò che suonano i tuoi beniamini e le persone delle quali ti piace il sound e scegliere di conseguenza. La lista seguente è frutto di una meticolosa ricerca su Internet ed è da prendere con le pinze in quanto gli artisti, così come i chitarristi non professionisti, cambiano spesso preferenze. Non sorprende che, tralasciando sporadiche eccezioni, tutti suonino plettri abbastanza “comuni” sia come forma che come spessore.

Brian May Una vecchia moneta da 6 pence
Eric Clapton Ernie Ball Picks Heavy (0.94 mm)
John Mayer Dunlop Tortex 0.88 mm, Dunlop Tortex 1.14 mm
James Hetfield Dunlop Tortex 0.88, Dunlop James Hetfield Black Fang 1.14
Angus Young Fender Extra Heavy
David Gilmour  D’Andrea TG 351 0.96 mm
Jimmy Page Herco Flex 75 (0.75 mm)
Mark Tremonti Dunlop Jazz III, Dunlop Nylon 1.0 mm
The Edge D’Andrea Medium Nylon
Zakk Wylde Dunlop Tortex Pitchblack Jazz (1.14 mm)
Billie Joe Armstrong Dunlop Tortex 0.73 mm, Dunlop Tortex 0.88 mm
Dave Grohl Dunlop 0.73 mm Gator Grip
Billy Gibbons Dunlop Gels Extra Heavy
Dave Mustaine Dunlop Tortex 0.73
Carlos Santana V-Picks (3 mm)
Dimebag Darell Dunlop Tortex 0.88 mm


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La passione di Simon per la musica nasce molto tempo fa, fino a portarlo al diventare arrangiatore, chitarrista e autore di musica auto-prodotta, pubblicata con la sua band, gli Onyria.

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