Il primo passo per creare il proprio studio di registrazione (casalingo o professionale) è assicurarsi le tre componenti fondamentali: un buon paio di monitor, un buon paio di cuffie e una scheda audio. Man mano che guadagnerai esperienza, sentirai il bisogno di espandere il tuo equipaggiamento, acquistando altri set di monitor o possibilità diverse di gestire il segnale. I controller per monitor ti permettono di cablare e gestire diverse fonti sonore. Sei curioso di sapere gli svariati usi a cui si presta?
Setup con monitor multipli
Non è strano trovare diverse paia di monitor all’interno degli studi di registrazione. Lo scenario più diffuso prevede (almeno) un paio di monitor near-field, un paio di monitor mid-field e una manciata di set diversi (come ad esempio monitor cube-style e monitor lo-fi).
I vari tipi di monitor aiutano molto a capire come il pezzo/mix su cui si sta lavorando suoni su diverse tipologie di sistemi e quanto bene (o male) possa, di conseguenza, rendere su tutti i sistemi che il cliente finale (l’ascoltatore) utilizzerà – d’altronde, il mastering serve a far suonare un pezzo bene tanto su un sistema di casse surround da 4000€ quanto su uno smartphone da 200€.
In questo caso, il controller per monitor è utilissimo per dirottare il segnale ai vari monitor senza dover fisicamente accendere o spegnere ogni coppia (col pulsante normalmente presente sul retro).
Mono, Stereo, Surround
Ascoltare una traccia in mono è buona usanza, un trucchetto utilizzato da decenni dai fonici di tutto il globo – e il controller per monitor ti permette di passare da stereo a mono con la pressione di un pulsante!
Inoltre, per chi si diletta con colonne sonore, sound design e motion design (ed è abituato, quindi, a utilizzare sistemi di monitoring surround 5.1), il controller permette di avere un controllo completo sulle singole parti del sistema (left, center, right, surround left, surround right, sub) in modo indipendente: facci sentire le canne di questo dannato organo, capitan Hans Zimmer!
Controllo del Subwoofer
I controller per monitor permettono di accendere o spegnere i sub/satelliti in modo totalmente indipendente: anche se il sub è stato acquistato in accoppiata con due monitor main, potrà essere abbinato ad altre coppie di monitor grazie alla gestione indipendente del segnale offerta dal controller per monitor. Utile per capire come si comportano le basse frequenze nel tuo ultimo pezzo.
Molti subwoofers presenti sul mercato permettono di essere accesi o spenti tramite switch a pedale, ma non permettono di certo l’abbinamento dello stesso a qualsiasi coppia di monitor presente nella stanza. Inoltre, la funzione sub/LFE presente sui controller permette di scegliere quali frequenze mandare al sub e quali mandare ai monitor principali, funzione chiamata “crossover”.
Cue Mixes
I controller per monitor sono utili tanto per la control room quanto per la live room, offrendo mix in cuffia indipendenti e versatili per gli artisti che stanno incidendo. Quasi tutti i controller per monitor sono equipaggiati con un amplificatore per cuffie (permettendo di usare anche cuffie che necessitano di molto segnale per ‘suonare’) e un microfono talkback.
Il microfono talkback è un piccolo microfono integrato nell’interfaccia di controllo che permette di comunicare con la band – i musicisti ti sentiranno in cuffia in modo chiaro e limpido, evitandoti di fare gesti per farti capire.
Selezione input
Gli input aggiuntivi sono la manna del monitoring: poter ascoltare anche fonti esterne attraverso gli stessi monitor utilizzati in studio è davvero utile.
Alcuni controller, come ad esempio il Mackie Big Knob, hanno pre-amplificatori integrati per gli input aggiuntivi, permettendo di utilizzarli anche per incidere e registrare.
Quale controller fa per me?
A seconda del tuo budget potrai trovare il prodotto adatto a te sfogliando il nostro enorme catalogo che trovi QUI
Per meno di 100€ puoi acquistare il JBL Nano Patch Plus, il Palmer Monicon o il Mackie Big Knob Passive, ma attenzione: questi prodotti sono passivi e non funzionano con monitor passivi che hanno bisogno di un pre-amplificatore per poter suonare.
Salendo di budget puoi trovare una grande varietà di offerte, tra cui il Presonus Monitor Station, l’Audient iD22 (che funziona anche come scheda audio) e il famoso Mackie Big Knob Studio.
Se parliamo di fascia alta, impossibile non menzionare l’SPL SMC 2489, perfetto per gli amanti del surround – l’SPL 2Control (dal design totalmente analogico) e i prodotti Crane Song (come ad esempio il Solaris).
Per riassumere…
I controller per monitor sono utili per:
- passare da un set di monitor all’altro durante l’ascolto in modo semplice
- accendere o spegnere il subwoofer in accoppiata con qualsiasi coppia di monitor a tua disposizione
- avere controllo totale del segnale (mono, stereo, surround)
- disporre di ingressi aggiuntivi per monitorare fonti esterne
- avere un microfono talkback e un amplificatore per cuffie per migliorare il workflow in sala di registrazione
Qual è il tuo controller preferito? Hai altre domande sull’argomento? Faccelo sapere con un commento!
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