
Se hai mai suonato in una sala prove, conoscerai i problemi: il sound è una paccottiglia di rumori e frequenze, che porta tutti ad alzare il proprio volume fino a che subentra la rissa (o la sordità perenne). Per adattare una stanza all’utilizzo preposto, c’è bisogno di un buon trattamento acustico.
Fonoassorbenti
Ci sono molti prodotti che possono aiutare a migliorare la resa sonora di una stanza. Il più delle volte è sufficiente munirsi, in prima istanza, di un paio di absorbers (‘fonoassorbenti’), delle “spugne” che intrappolano le frequenze indesiderate evitando che le stesse rimbalzino all’indietro. La forma più comune è la classica gommapiuma o schiuma piramidale, che ogni musicista conosce molto bene:
Un tipico seminterrato (o un‘aula scolastica), che spesso vengono convertite in sale prova, sono spesso troppo riflettenti a livello acustico. In quel caso la batteria suonerà troppo incisiva e pungente, la voce suonerà slavata e sottile e la definizione dei singoli strumenti sarà certamente perduta. In un ambiente del genere è impossibile ascoltare i dettagli della performance.
Il rimedio, in questo caso, è di ricoprire i muri vuoti con materiale fonoassorbente, per assorbire le frequenze medie e medio-alte. É importante evitare di stare a ridosso di superfici ampie e vuote con muri paralleli. L’ideale è installare i fonoassorbenti su due muri adiacenti. La foto qui sotto da un chiaro esempio di ciò di cui parliamo.
I fonoassorbenti possono anche essere eleganti e di design
La sala prove non deve suonare troppo “morta” (ossia senza alcun tipo di riverbero o frequenza).
E i tendaggi?
Le finestre e tutte le altre superfici molto riflettenti possono essere “coperte” con tendaggi pesanti in cotone spesso e opaco. Molti di questi tendaggi possono anche riparare dal freddo, il che non è male durante i mesi invernali. Accertati di scegliere bene le misure (e il colore 😉 ).
Non dimentichiamo il pavimento
Le due aree che vengono sempre dimenticate sono i due opposti: soffitto e pavimento. Il pavimento spesso non rappresenta un problema dato che è costellato di oggetti, arredamento e persone. Il soffitto, tuttavia, è un discorso diverso e andrebbe, se possibile, ricoperto di pannelli fonoassorbenti.
Per scaldare il pavimento e assorbire le frequenze allo stesso tempo, un paio di tappeti vanno più che bene.
Intrappola i bassi
Se il controllo delle frequenze medie e medio-alte è relativamente semplice, quelle basse sono invece ostiche e difficili da trattare. L’ideale, in questo caso, è assorbire le frequenze basse. I bass traps sono particolarmente utili quando vengono posizionati negli angoli della stanza. La fisica è nostra nemica, difatti per assorbire i bassi serve una superficie molto larga. Per questo motivo, il costo e lo spazio richiesto lieviteranno molto.
Un bass trap molto popolare e funzionale è quello proposto da Hofa:
…una soluzione più economica può essere l’utilizzo di gommapiuma ad angolo
Non dimenticare la diffusione
Il trattamento acustico, oltre a far “sparire” le frequenze non necessarie, prevede anche la diffusione di quelle buone. I diffusori assorbono le frequenze e le proiettano in maniera uniforme, prevenendo frequenze fastidiose.
I pannelli diffusori e fonoassorbenti spesso vengono scelti anche in base all’estetica, soprattutto quando utilizzati in ambienti professionali. Esistono dei kit con pacchetti completi per il trattamento acustico:
Separa gli strumenti
A seconda della disposizione degli strumenti nella tua sala prove, può essere utile separare acusticamente gli strumenti gli uni dagli altri. Esistono pannelli divisori trasparenti (per potersi vedere) o pannelli assorbenti (che dividono completamente).
Ciao, sono il vicino
Un’altra cosa da considerare è l’isolamento acustico della stanza. Il suono, per quanto possibile, non dovrebbe propagarsi all’esterno per evitare di disturbare altre bands, vicini o parenti. Prodotti quali il Noise Elimination Podium permettono di isolare in maniera significativa e, se abbinati ad un sistema di monitoring in-ear, permettono di ridurre i volumi all’interno e verso l’esterno.
Ciò che hai appena letto è un’infarinatura molto basilare sul trattamento acustico di una sala prove. Ricorda che puoi ricevere un consulto gratuito scrivendo ai nostri specialisti a studio@thomann.de
Hai già trattato acusticamente la tua sala prove? Descrivici il processo con un commento!
2 commenti
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Donnino Menozzi risponde:
Complimenti! Informazione: Utile, istruttiva e tecnicamente fattibile, come trattare acusticamente una stanza/sala dagli stessi musicisti!
Simon risponde:
> Grazie del feedback Donnino! Quali altri argomenti ti piacerebbe vedere qui sul t.blog ?