Pino Daniele: ‘O cammello ‘nnammurato è un plagio?

O cammello ‘nnamurato di Pino Daniele è un plagio o un omaggio di “Ain’t No Sunshine”? Somiglianze, polemiche e la battuta di Elio.


Nel 1995 Pino Daniele pubblicava “’O cammello ‘nnammurato”, un brano destinato a diventare uno dei casi più discussi della sua carriera. Da allora, fan e critici si dividono sulla stessa domanda: è un plagio di “Ain’t No Sunshine” di Bill Withers? In questo articolo analizziamo tutte le polemiche, la frecciatina di Elio e le Storie Tese a Mai Dire Gol e le somiglianze musicali, con una semplice ma chiara spiegazione di teoria musicale. Se cerchi la verità sul possibile plagio di “‘O cammello ‘nnammurato”, sei nel posto giusto.

La storia di “‘O cammello ‘nnammurato”: una gemma (discussa) del 1995

Nel 1995 Pino Daniele pubblica Non calpestare i fiori nel deserto, un album che segna il suo passaggio definitivo a un suono ancora più soul e contaminato. In quel disco c’è una traccia che spicca subito per melodia, arrangiamento minimale e intensità: “’O cammello ‘nnammurato”.

All’apparenza un brano intimo, delicato, costruito su pochi accordi di chitarra acustica ed elettrica, con un’atmosfera rarefatta che rievoca il meglio del cantautorato napoletano mescolato a vibrazioni soul internazionali.

Eppure, fin dall’uscita, moltissimi ascoltatori notarono una somiglianza “sospetta” con una hit mondiale di Bill Withers: “Ain’t No Sunshine”, brano del 1971 diventato un classico del soul. Il confronto non tardò a trasformarsi in un vero e proprio dibattito: omaggio sincero o plagio palese?

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Un confronto tra i due brani: cosa dice la teoria musicale?

Per capire meglio questa questione serve guardare un minimo alla struttura armonica. Entrambe le canzoni si basano su una progressione di accordi minore con una forte ripetitività:

  • “Ain’t No Sunshine” ruota attorno a un Am – Em – G – Am, costruito su tre accordi che danno un senso di malinconia ciclica.
  • “’O cammello ‘nnammurato” utilizza una progressione praticamente sovrapponibile, sia per posizione degli accordi, sia per la scansione ritmica.

Dal punto di vista melodico, le linee vocali di Pino Daniele riprendono la stessa discesa di note di Withers, enfatizzando le stesse pause e quel silenzio quasi sospeso che rende “Ain’t No Sunshine” inconfondibile.

Il dettaglio tecnico interessante è che la melodia si appoggia sulle stesse note guida: tonica e terza minore, con un uso spiccato del “call and response” tra voce e chitarra.

In pratica, la somiglianza non è solo armonica, ma anche strutturale.

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Le accuse di plagio: dalle fanzine agli esperti

Negli anni ’90 non esistevano i social, ma le riviste di settore e i forum online furono terreno fertile per alimentare la polemica.

Alcuni critici parlarono di “scippo a cielo aperto”, altri difesero Pino sottolineando come fosse un artista da sempre ispirato da blues, jazz e soul americani.

La questione non sfociò mai in un contenzioso legale: né Bill Withers né i suoi eredi sporsero denuncia formale. Eppure, ancora oggi nei commenti YouTube del brano si leggono discussioni infuocate sul confine tra ispirazione e plagio.

Elio e le Storie Tese: la satira a Mai Dire Gol

A cementare la fama di “’O cammello ‘nnammurato” come “brano fotocopia” fu una gag iconica di Elio e le Storie Tese. Durante una puntata di Mai Dire Gol, il gruppo di Elio, Mangoni & Co. riprese ironicamente l’intro di “Ain’t No Sunshine”, sovrapponendo un testo nonsense in dialetto napoletano.

Il messaggio? Una frecciatina diretta: la somiglianza era talmente evidente da non richiedere spiegazioni.

Quella battuta televisiva consolidò la fama del brano come caso di scuola: quando la satira popolare cita una somiglianza musicale, di solito il sospetto è fondato.

Il genio dissacrante di Elio e le Storie Tese non si fermò lì. La band milanese, diventata celebre anche grazie ai siparietti di Mai Dire Goal, lanciò un’altra stoccata: suggerirono che anche A me me piace ‘o blues”, altro grande classico del repertorio di Pino, avrebbe avuto più di una somiglianza con l’inconfondibile groove di Jupiter degli Earth, Wind & Fire.

L’accusa, mai formulata in modo serio, faceva parte di quel linguaggio satirico in cui Elio e le Storie Tese erano maestri: prendere spunto da somiglianze reali o presunte per amplificare vizi e virtù del pop italiano.

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Ma è davvero plagio? Il confine (sottile) della citazione

Dal punto di vista legale, plagiare un brano significa riprendere una parte sostanziale e riconoscibile senza autorizzazione. Tuttavia, la giurisprudenza musicale sa che moltissime progressioni armoniche sono di dominio pubblico: la sequenza minore di “Ain’t No Sunshine” è ormai uno standard.

In difesa di Pino Daniele, molti musicologi sostengono che “’O cammello ‘nnammurato” non riprenda il testo né i campioni audio: la struttura è simile, ma rielaborata. Inoltre, Pino inserisce una frase completamente nuova in dialetto napoletano, rendendo l’esperienza d’ascolto diversa.Va detto, però, che l’effetto “déjà-vu” è fortissimo: a conferma che anche senza copia diretta, alcune linee melodiche restano difficili da reinventare.

Pino Daniele ammise l’ispirazione: l’omaggio dichiarato

Nonostante le polemiche che hanno attraversato decenni di dibattiti tra fan, Pino Daniele non ha mai nascosto l’origine di “’O cammello ‘nnammurato”.

Come ricordato da una fan page ufficiale in un post Facebook, il brano nacque «quasi per gioco ispirandosi alla strofa della celebre “Ain’t No Sunshine” di Bill Withers». Una dichiarazione chiara: Non si trattò di un plagio nascosto, ma di un tributo personale a una delle canzoni più iconiche del soul.

In questa prospettiva, “’O cammello ‘nnammurato” diventa un ponte tra Napoli e l’America nera: l’amore di Pino per il blues e il soul prende una “via diversa”, come scrive Giorgio Verdelli in Bagaglio a mano per TV Sorrisi e Canzoni.

Qui l’intenzione non è copiare, ma reinterpretare con ironia e un tocco jazzato, grazie alla complicità di una band di livello mondiale: Rita Marcotulli alle tastiere, Jimmy Earl al basso e Manu Katchè alla batteria. E naturalmente la sua chitarra, regina discreta che guida tutto con grazia e ironia.

Il brano resta sospeso tra poesia e gioco, come raccontano questi versi:

«Il vento soffia e soffierà / Come una grande madre senza fine / Il vento soffia e soffierà / Sulla tua pelle dolce come il miele».

Una strofa che cattura perfettamente lo spirito del Pino Daniele degli anni ’90: un artista capace di prendere in prestito note dal soul per restituirle al suo pubblico in un dialetto musicale unico, intimo, meticcio.

L’eredità di “‘O cammello ‘nnammurato” oggi

A quasi trent’anni di distanza, il brano rimane una perla nascosta per molti fan. Non è tra i singoli più noti, ma chi lo ascolta per la prima volta non può ignorare il paragone con “Ain’t No Sunshine”.

In un’epoca di intelligenze artificiali e cover generate digitalmente, la questione si fa ancora più interessante: oggi la discussione su originalità vs. ispirazione è diventata centrale.

Chi ascolta Pino Daniele sa bene che la sua arte era fatta di contaminazioni. Forse, proprio questa sua capacità di portare Napoli in dialogo con il soul americano è il motivo per cui ancora lo ascoltiamo.

Melodie senza tempo

“’O cammello ‘nnammurato” resta uno dei casi più emblematici di somiglianza musicale nella discografia italiana. La melodia che fa eco a “Ain’t No Sunshine” è evidente, ma la poetica di Pino Daniele trasforma una semplice citazione in un pezzo di identità napoletana.

Le polemiche non hanno mai scalfito l’affetto del pubblico, mentre la frecciatina di Elio e le Storie Tese è diventata un cult. In fin dei conti, Pino ci ha insegnato che la musica non ha confini: a volte la differenza tra plagio e omaggio è sottile, ma il talento vero si riconosce sempre.


E tu, cosa ne pensi? ‘O cammello ‘nnammurato è davvero un plagio di ‘Ain’t No Sunshine’ o un omaggio geniale di Pino Daniele? Raccontaci la tua opinione nei commenti e condividi questo articolo con chi ama le storie (e le polemiche) della musica italiana!


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