Frederik è venuto a visitarci nel nostro negozio l’anno scorso, documentando la sua esperienza nella “Thomann Town” in QUESTO articolo. Frederik è tornato, proprio nel mezzo del mega-evento #TGU18 e ha deciso di mandarci il suo secondo resoconto. Buona lettura 😉
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Una storia che parte da lontano
Questa è una storia che non parla esclusivamente di
gadgets ma di persone, ed inizia nell’estate del ’94. Non suona cool come l’
estate del ’69, ma non è neanche così male: nel ’94 acquistati la mia prima
chitarra, un investimento di circa 200€ per il quale lavorai tutta l’estate per potermelo permettere. Era una
Peavey rossa, collegata al mio ghetto blaster che produceva risultati osceni: i miei tentativi nel suonare e intonare
“Smell Like Teen Spirit” erano vani e ridicoli.
Nonostante tutto, ne ero entusiasta: era il mio primo passo nel magico
mondo della musica. Ma torniamo al giorno d’oggi:
l’estate del
2018. La mia
seconda visita da Thomann, a Treppendorf. Dopo aver smaltito a fatica i postumi
dell’euforia dovuti alla mia
prima visita, sono tornato con più coraggio di prima. Senza accorgermene, il campus è stato invaso da una marea di
YouTubers (per il mega-evento
Thomann’s Gearhead University).
Un nuovo mondo
Crescendo, avevo questo concetto per cui una chitarra elettrica doveva per forza essere una
Fender o una
Gibson e doveva costare almeno 2.000€. Avevo torto!
Fui introdotto ad un’alternativa quando un amico iniziò ad acquistare chitarre elettriche di marca
Harley Benton: alla
portata di tutte le tasche e
divertentissime da suonare.
Trovare quella giusta
Ed eccomi nella
stanza delle chitarre, a
Thomann Town. E mentre ponderavo sulle scelte della vita, i risultati dei mondiali e l’ineluttabilità del tutto rapportato allo stoicismo cosmico, l’ho trovata: eccola, nel mezzo della pista da ballo, assieme a tante altre fanciulle, pronta ad essere invitata a ballare.
Mi stava chiamando. “Freddy, siamo fatti l’uno per l’altra. Non m’importa del tuo passato e delle tue ex. Nemmeno di quella bellezza spagnola flamenco con top in legno solido. Possiamo vivere tutti assieme, come una grande famiglia”. Questa conversazione avvenne solo nella mia testa, credo. O forse accadde veramente, per un mix di
prezzo competitivo e il caldo e l’umidità di quel particolare giorno di maggio. Ed eccomi, ad aggiungere una
Harley Benton TE-80 NT Deluxe al mio arsenale.
In cerca di suoni nuovi
Ripensando alla mia esperienza con il ghetto blaster, realizzai quant’era necessario avere a disposizione suoni nuovi. Essendo un novellino, ho deciso di optare per il Line 6 Pocket Pod. Il commesso che me lo mostrò mi disse quanto questo prodotto fosse poco più di un giocattolino, suggerendo di acquistare qualcosa di più sostanzioso. La mia risposta: è perfetto, va benissimo per me.
Il feeling della “prima chitarra”
Durante gli anni ho acquistato svariate chitarre. Con il mio penultimo acquisto sono entrato fisicamente in un negozio, ho chiesto di poter provare qualcosa di bello e costoso ed ho trovato ciò che cercavo: più o meno sapevo già cosa aspettarmi. Questa volta è stato diverso. Ho avuto il
feeling da “prima chitarra”, un misto tra eccitazione e novità. Complice di ciò la
gig bag economica che ho acquistato per la chitarra: mi sono sentito un teenager che acquista il primo strumento alle scuole medie.
Grazie all’amico di Thomann
Bernard, o Barney come lo chiamano gli amici, è stato il mio
consigliere da
Thomann. Una pazienza degna dell’Oceano Pacifico e una conoscenza dell’universo Thomann degna di Hans Thomann stesso. Ogni volta che mi ha chiesto “abbiamo tutto?” io correvo da una parte all’altra dicendo “aspetta, mi servono anche questi
cavi patch“!
Fai ciò che ami
Mi piace chiedere a persone che fanno professioni diverse qual è la cosa che più non gli piace del loro lavoro. La risposta è sempre “tutto”. Ed eccomi qua, a letto accanto alla mia nuova bambina. Bizzarra come cosa? Non se vi dico cosa faccio: vivo nel mio van e sono costantemente in tour.
Grande, ma in modo positivo
Mentre mi riposo ripenso a Thomann e a ciò che di esso mi piace. É grande, ma non grande quanto Microsoft o come il deficit nazionale. Ma comunque molto grande, e ciò che mi colpisce di più è l’abilità di Thomann di gestire tutto in modo molto rilassato e tranquillo. Molte aziende iniziano a sfreddarsi quando raggiungono determinate dimensioni. Prendete ad esempio le ditte che fanno rima con Nix-Bus o Bryan Air. Sono enormi, e viaggiare con loro è come prendere un terno al lotto. Invece che investire in un buon servizio di trasporto, tagliano i costi su tutto e si rifiutano persino di farti viaggiare con la tua chitarra. Questo è il classico esempio di azienda che diventa importante e perde la sua umanità.
Thomann ha disseminato il campus di cartelli che invitano le persone a rilassarsi, divertirsi e godersi l’esperienza. C’è persino un’amaca di dimensioni mastodontiche.
Thomann non ti invia una cartolina di natale con persone che siedono accanto ad un caminetto indossando un maglione norvegese. Thomann ama la musica, e ama le persone che creano musica. Grazie Thomann, grazie per essere così grande e per rimanere, al tempo stesso, così umana.
🙂 Frederik
Frederik Konradsen è un musicista full-time che si esibisce e viaggia per tutta l’Europa.
Ecco un video in cui suona nel suo minivan.
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La passione di Simon per la musica nasce molto tempo fa, fino a portarlo al diventare arrangiatore, chitarrista e autore di musica auto-prodotta, pubblicata con la sua band, gli
Onyria.