Si possono trovare tutti sotto forma di pedali per effetti, plugin e così via, ma spesso ci sono fraintendimenti sui termini eco, delay e riverbero! Ma tutti questi effetti hanno una cosa in comune: rendono il suono più grande, più atmosferico e più “lungo”. Grazie a questi effetti, si può dare l’illusione di essere in una cattedrale o di avere lo stesso eco di quando si grida in cima a una montagna. Ma qual è la differenza tra riverbero, delay ed eco?
Riverbero ed Eco, uguali ma diversi
L’eco e il riverbero appartengono (insieme ad alcuni effetti di modulazione) ai cosiddetti effetti “a base temporale”. Si basano su due noti fenomeni naturali che portano lo stesso nome – non c’è da stupirsi – il riverbero e l’eco.
Che cos’è il riverbero?
È il suono residuo riflesso da una superficie più o meno distante. In pratica, se battete le mani in una cattedrale, il suono si rifletterà sulle pareti di pietra e tornerà alle vostre orecchie sotto forma di una ”riflessione”.
L’eco – eco – eco… Beh, non è la stessa cosa!?
L’eco e il riverbero sono entrambi fenomeni sonori legati alla riflessione del suono, ma differiscono in base al tempo di ritardo e alla percezione. L’eco si verifica quando un suono riflesso viene udito distintamente dopo un certo intervallo di tempo (almeno 50 millisecondi), come una ripetizione chiara del suono originale.
Il riverbero, invece, è una serie di riflessioni sonore che si sovrappongono così velocemente da non essere percepite separatamente, creando una coda sonora prolungata che aggiunge spazialità e profondità al suono.
Ecco una versione moderna di eco a nastro, il Boss RE-202:

Da che cosa è influenzato il riverbero?
L’acustica di una stanza è influenzata dai materiali presenti. Superfici dure e lisce, come la pietra o il vetro, riflettono molto bene il suono, amplificando il riverbero. Al contrario, superfici morbide e porose, come tappeti o tende, assorbono le onde sonore, riducendo il riverbero e creando un suono più “secco” o “sordo.” Quando diciamo che il suono è “secco“, significa che ha meno riverbero, cioè è meno riflesso dalle superfici. Infine, nello spazio vuoto, come nel vuoto cosmico, le onde sonore non possono propagarsi perché non c’è alcun mezzo materiale (aria o superfici) per trasportarle e rifletterle.
👉 Scopri tutti i nostri effetti su thomann.de
Il Delay
Riverbero, eco, delay: a tutti questi effetti sono stati dati questi nomi per renderli più facilmente riconoscibili. Anche in questo caso, si tratta dello stesso fenomeno ma con delle leggere differenze di percezione sonora! Il primo vero pedale delay è stato il Tape Delay, in grado di registrare e riprodurre i segnali utilizzando il nastro magnetico. Delay con funzione Tap: Boss DD8 :


Un delay può rendere il suono più grande e più caldo se usato in modo discreto. D’altra parte, con impostazioni più estreme (in particolare con un delay digitale), è possibile utilizzare le ripetizioni come effetto ritmico per dare l’impressione di diverse chitarre sovrapposte. Molti pedali delay consentono oggi di adattarsi al tempo con una funzione tap. Basta battere il tempo con il piede e il gioco è fatto.

Nell’introduzione di “Welcome To The Jungle” dei Guns N’ Roses, Slash utilizza un delay per ottenere questo effetto. Anche The Edge degli U2 è un maestro nell’uso ritmico degli effetti di ritardo, come si può sentire nell’introduzione di “Where The Streets Have No Name” dopo il primo minuto. Spesso utilizza un delay terzinato.
👉 Scopri tutti i nostri delay su thomann.de
Stai visualizzando un contenuto segnaposto da YouTube. Per accedere al contenuto effettivo, clicca sul pulsante sottostante. Si prega di notare che in questo modo si condividono i dati con provider di terze parti.
Guns N’ Roses – Welcome To The Jungle
Stai visualizzando un contenuto segnaposto da YouTube. Per accedere al contenuto effettivo, clicca sul pulsante sottostante. Si prega di notare che in questo modo si condividono i dati con provider di terze parti.
U2 – Where The Streets Have No Name
L’effetto del Riverbero
Tecnicamente, in elettronica, l’effetto del riverbero è molto più complesso da produrre rispetto all’eco. Nelle tecniche di registrazione degli anni ’60 e ’70 si utilizzavano camere d’eco o lastre riverberanti. L’unico dispositivo di riverbero analogico sopravvissuto fino ai giorni nostri è il riverbero a molla. I pedali di riverbero utilizzano la moderna tecnologia digitale, con alcune eccezioni. Possono simulare vari spazi (camera da letto, sala, chiesa) o dispositivi analogici (piastra, molla). Molti pedali di riverbero possono anche produrre effetti “irrealistici” (Ambient, Shimmer). Questi effetti sono molto popolari nella musica sperimentale. Il famoso TC Electronic Hall Of Fame 2 offre una serie di simulazioni di riverbero, tra cui Room, Plate, Spring e Church:

Il riverbero può rendere la chitarra più ‘grande’, più morbida e in generale più ”imponente”. Per gli assoli è un ottimo alleato! Ecco qui un riverbero ottimo da usare per gli assoli, lo Strymon Cloudburst:

In “Shine On You Crazy Diamond” dei Pink Floyd, la chitarra solista di David Gilmour si sente dal minuto 5:00 in poi, con una buona dose di riverbero. Il suono di un riverbero a molla si sente nelle battute iniziali di “Slow Dancing In a Burning Room” di John Mayer.

E non dimentichiamo la musica surf, che ha portato il riverbero all’estremo. Un esempio eccellente è “Surfin’ Guitar” di Dick Dale.
👉 Scopri i nostri effetti su thomann.de
Stai visualizzando un contenuto segnaposto da YouTube. Per accedere al contenuto effettivo, clicca sul pulsante sottostante. Si prega di notare che in questo modo si condividono i dati con provider di terze parti.
Pink Floyd – Shine On You Crazy Diamond
Stai visualizzando un contenuto segnaposto da YouTube. Per accedere al contenuto effettivo, clicca sul pulsante sottostante. Si prega di notare che in questo modo si condividono i dati con provider di terze parti.
John Mayer – Slow Dancing In a Burning Room
Stai visualizzando un contenuto segnaposto da YouTube. Per accedere al contenuto effettivo, clicca sul pulsante sottostante. Si prega di notare che in questo modo si condividono i dati con provider di terze parti.
Dick Dale – Surfin’ Guitar
Cos’è il Pre-Delay?
Con alcuni accorgimenti, è possibile trasformare un delay in un riverbero… Per il riverbero, è necessario spostare il parametro ‘Pre-Delay’, che si trova anche sul riverbero Strymon Cloudburst. Il Pre-Delay rappresenta la prima riflessione del suono prima che le onde si mescolino in una “coda di riverbero”. Con un Pre-Delay lungo, è possibile creare un effetto di ritardo!

Al contrario, tempi di ritardo molto brevi (meno di 30 ms) in un eco possono dare l’impressione di brevi riflessioni sonore, note come eco slapback. Neil Young dimostra la vicinanza tra delay e riverbero con il brano “Dead Man”.
Stai visualizzando un contenuto segnaposto da YouTube. Per accedere al contenuto effettivo, clicca sul pulsante sottostante. Si prega di notare che in questo modo si condividono i dati con provider di terze parti.
👉Scopri tutti i nostri effetti su thomann.de 👈
Dove posizionare gli effetti?
Eco VS Delay VS Riverbero: gli effetti a tempo come il delay, il riverbero e l’eco sono generalmente collocati dopo la preamplificazione o la distorsione. Perché? Per mantenere una buona dinamica del segnale ed evitare la “poltiglia”. Potete fare la prova!
La maggior parte dei musicisti trova che le catene di delay e riverbero suonino artificiali se vengono applicate prima della distorsione. Collocandoli dopo la distorsione, funzionano come se fossero su un segnale pulito e vengono applicati a un segnale pulito e non pieno di armoniche fastidiose. Naturalmente, non è “proibito” inserire delay o riverberi prima di un amplificatore distorto; alcuni chitarristi leggendari (Eddie Van Halen, ad esempio) hanno creato il loro suono caratteristico in questo modo.
Il vostro feedback: Echo VS Delay VS Riverbero
Qual è il vostro effetto preferito? 👇
Comments 0
No comments yet.