Prima di tutto si tratta di un microfono dinamico e cardioide quindi poco adatto alle registrazioni da studio ma ottimo per esibizioni live.
Per i curiosi di tecnologia il microfono dinamico si basa su una membrana, inserita in un campo magnetico, le cui variazioni, per effetto della pressione sonora causrata dalla voce o strumento, generano segnali elettrici riprodotti, poi, dai sistemi di amplificazione che 'trasducono' in senso inverso: da segnali elettrici a variazioni di membrane nei coni delle casse che generano onde di pressione sonora.
I microfoni a condensatore, invece, si basano sulla generazione di segnali elettrici derivanti dalla variazione di posizione dell'armatura di un condensatore, per effetto della pressione sonora, che è contrapposta ad un'armatura stabilizzata da alimentazione phantom; i microfoni a condensatore sono alimentati. Questi tipo di microfoni sono, in linea di principio, più sensibili e più adatti in studio.
Cardioide, invece, vuol dire che il microfono è più sensibile a pressione sonora con direzione perpendicolare alla superficie di incidenza: in parole povere la ricezione è ottima di fronte al microfono e vengono filtrati i rumori di fondo laterali. Cantare in due è complicato!
Detto questo diciamo che il microfono "t.bone MB85 Beta" ha ottima sensibilità a tutte le frequenza e ad una distanza ottimale inferiore ai 10cm. E' un microfono solido e bello da vedere.
Unico dfetto: fischia un pò troppo avvicinato alle casse anche a volume medio (trattasi di Effetto Larsen: una sorta di retroazione positiva dell'amplificazione della voce che viene ri-amplificata dal microfono in un 'loop' da sfondamento di timpani).
Per evitare il difetto bisogna posizionare bene il microfono rispetto alle casse e dosare i volumi con il mixer.
Pro: Ottimo rapporto qulità -prezzo
Cons: attenzione al mixaggio e posizionamento per evitare effetto Larsen