g
Interessante ibrido
Chiariamo subito che questo non è uno strumento per principianti, il primo approccio potrebbe riservare spiacevoli sorprese a chi non ha una certa esperienza. I motivi sono essenzialmente due: i fori troppo grandi e soprattutto il canale dell'aria eccessivamente stretto che necessita di un flusso d'aria piuttosto intenso per non parlare poi della tendenza ad intasarsi in maniera molto fastidiosa specialmente nelle prime ore di impiego. Queste che ho elencato sono caratteristiche che potrebbero lasciare molto deluso un flautista inesperto. Parliamo ora degli aspetti positivi: il Waldorf è maneggevole e leggero, ha una ottima imboccatura, il suono è, per chi sa soffiare con una certa forza, potente e rotondo, equilibrato in tutti i registri. Gli acuti sono molto facili e brillanti a discapito forse delle note gravi che risultano un po' deboli e nella velocità di difficile esecuzione. Ottima l'intonazione. In generale si può dunque dire che si tratta di uno strumento molto interessante per eseguire molti generi musicali, dal rinascimentale al barocco al folk pop ma, come ho già detto, per flautisti esperti. Ps. Mi permetto di aggiungere in questa sede un consiglio per i flautisti principianti formati su strumenti in plastica e che sono alla ricerca di un primo strumento in legno adatto al loro livello: il flauto contralto più indicato per le loro esigenze è sicuramente il Kung Studio, ottimo sotto tutti i punti di vista.
2
0
Segnala un abuso