Randy Rhoads Tribute è uno dei miei dischi preferiti di sempre e adoro lo stile chitarristico di Rhoads, ma per ragioni estetiche non ho mai acquistato chitarre con forme inusuali preferendo le forme classiche a cui sono abituato, sebbene mi sia sempre restata la voglia di possedere un gioiellino del genere per suonare qualche cavalcata metal anni ‘80. A distanza di anni ho trovato casualmente su Thomann questa RR in versione basic, rigorosamente cinesona, con la forma tagliente della storica Jackson di Randy, costruita in pioppo e amaranto con elettronica Jackson a meno di un quinto del costo della più blasonata made in USA in mogano, ebano e carrozzata Seymour Duncan. Non potevo non comprarla… Beh la sorpresa è stata enorme: la costruzione della chitarra è ineccepibile, non ha un segno, una crepa, nulla, nemmeno sui punti di fissaggio delle viti, punto dolente di queste chitarre economiche. Forse sono stato fortunato, oppure la Jackson applica delle rigide politiche di controllo qualità nelle fabbriche cinesi, sta di fatto che la mia Jackson RR è un piacere per gli occhi e per le orecchie, l’action di fabbrica è settato da paura, dopo il cambio corde è diventata una metal machine cattiva come poche: gain al massimo e via. Le mie Ibanez Jem prima linea non le stanno dietro su quel genere di sound. Volendole trovare un difetto pecca un po’ sui puliti, ma basta compensare con una buona equalizzazione, leggero riverbero, un po’ di chorus e in un minuto ottengo il suono degli arpeggi delle ballate heavy col classico suono Jackson. Mi permetto di consigliare la versione con ponte fisso per una questione pratica: i ponti tremolo made in china sono entry level e rischiano di rovinare la chitarra non mantenendo l’accordatura, a differenza di questo ponte fisso che tiene l’accordatura salda come se fosse fissata al marmo.