ho voluto credere alla leggenda metropolitana che vorrebbe le moderne meccaniche "staggered", quelle con il "fusto" ad altezza via via calante (verso la fine della paletta) capaci di compensare automaticamente il diverso angolo delle corde sul capotasto, negli strumenti con paletta parallela alla tastiera, e meccaniche "sei-in-fila".
naturalmente, le leggende metropolitane si chiamano così perché non sono affatto veritiere. potrà "cascarci" giusto chi si ostina a valutare i risultati sonori degli interventi sugli strumenti a corda esclusivamente con gli occhi, forse... ma se ci metti le orecchie, c'è poco da fare, la sentenza non richiede né appello, né cassazione.
ok, "mi hanno fatto", come si usa dire; così ho cominciato a sperimentare tutti i diversi "alberini schiaccia-corde" su cui ho potuto infilare il cacciavite, per ridare al suono delle mie Telecaster lo "snap" che appartiene a loro, e che senza alberino schiaccia-corde, per via della caratteristica impostazione geometrica della loro paletta, non possono produrre.
perché questi, dunque, e perché tutte queste stelle, quando c'è solo l'imbarazzo della scelta per altri tipi e modelli, già a partire da prezzi che ammontano ad un decimo di quanto richiesto per questa coppia prodotta da Graph Tech?
1 – perché sono una coppia, anzitutto: fintanto che il SOL è del tipo "plain", liscio, non avvolto, rischia di essere la corda dal suono più "fesso" di tutte quelle della Telecaster, senza il contrasto (e l'angolo di risulta) dell'alberino schiaccia-corde - e se prediligete una scalatura delle corde molto leggera, farete comunque un favore anche al RE, a prescindere dal fatto che gli "alberini schiaccia-corde" dovrebbero sempre "uscire in coppia".
2 – la foggia "a farfalla" di taluni alberini schiaccia-corde "vintage-style", realizzati in sottile lamierino economico, spesso produce un fastidioso disturbo sonoro collaterale simile al "lamento" delle corde del sitar, che la forma di questi Graph Tech, invece, scongiura fin dal progetto.
3 – il materiale con cui sono realizzati questi Graph Tech offre scarsissimo attrito alle corde, il ché distribuisce equamente la tensione su entrambi i lati della corda – prima e dopo l'alberino – a salvaguardia della precisione e della stabilità dell'intonazione; se poi c'è di mezzo un "vibrato" (in stile Strato, o Bigsby, non fa differenza), l'eliminazioni di ogni attrito superfluo diventa vangelo.
4 – per foggia, dimensioni e materiale utilizzato (che credo vada sotto il nome commerciale di "Delrin"), all'aumento della tensione sulla porzione di corda vibrante ottenuta con questi alberini schiaccia-corda, corrisponde un incremento di attacco, di volume, di sustain... e forse anche una più omogenea distribuzione di armonici – in altre parole, il timbro delle corde più acute acquista maggior rilievo, spessore, autorevolezza, già dall'istante dell'attacco.
5 - la dotazione include non solo la ferramenta aggiuntiva per qualsiasi evenienza (in base a posizione di montaggio, profilo altimetrico del sistema manico / paletta / capotasto, spessore della paletta stessa, altezza del fusto della meccanica), ma quella fornita è addirittura realizzata in acciaio inox, per la massima trasmissione delle vibrazioni al resto dello strumento, e la totale garanzia di non-ossidazione.
ecco, cinque motivi per cinque stelle, il conto è saldato!
un'avvertenza importante, anche se non certo esclusiva di questo prodotto specifico, ma a cui è tassativo prestare attenzione: è assai facile produrre un serio danno allo strumento, se non si osservano due precauzioni fondamentali.
tentare di avvitare la vite di fissaggio su una paletta che non sia stata pre-forata con un foro del diametro giusto (indicato dal costruttore sulla confezione, peraltro) produce inevitabilmente la rottura della testa della vite (che rimane piantata a vita nella paletta); serve dirvi che non c'è quanto l'esperienza, per capirlo? spero proprio di no! :-(
praticare il foro del diametro giusto perché la vite di fissaggio non si spezzi richiede di impostare PRIMA della foratura la profondità massima a cui fermarsi – pena il proseguire della punta del trapano fino ad uscire all'altro lato della paletta; vale anche per il trapano a manovella, credetemi: l'ho appena fatto io, perché quello elettrico (anche a batteria) rappresenta sempre e comunque un azzardo insensato e irresponsabile! :-/
long story short: dopo avere installato e provato il primo paio, ho deciso di sostituire tutti quelli montati sulle mie Telecaster con questi di Graph Tech.
post-scriptum: la mia G&L Asat Classic made in USA li monta di serie già dalla fabbrica, credo da prima ancora che Graph Tech li mettesse in commercio come accessorio after-market per la vendita al dettaglio.