La Gibson les Paul è la chitarra più iconica e riconoscibile della storia del rock a pari merito con la Fender Stratocaster. Jimmy Page, Slash e Gary Moore sono solo alcuni dei famosissimi chitarristi che la utilizzano esclusivamente e da sempre. Famosa per il suo suono caldo, pieno e ‘rock e il suo sustain praticamente infinito, la Les Paul è tuttora una delle chitarre più amate e desiderate dai musicisti di tutto il mondo. Ma sapete proprio tutto sulla Les Paul? Scopritelo!
Fu la prima Solid Body prodotta da Gibson
La Les Paul fu la prima Solid Body prodotta da Gibson. Debuttò sul mercato nel 1952 e, al tempo, equipaggiava ancora pick-up single-coil (più precisamente, P90). Les Paul (Lester Polfus), noto chitarrista e turnista dell’epoca con all’attivo un catalogo incredibile di pubblicazioni e incisioni, insistette molto con Gibson per far produrre in massa il modello: la big G si convinse solamente molto tempo dopo, grazie al successo della Fender Broadcaster.
Spessore e dimensioni del corpo
Il corpo della Les Paul non fu progettato come lo conosciamo attualmente. Inizialmente il formato previsto era quello delle chitarre semi-acustiche (molto più ingombranti) ma, dopo pochi test, fu chiaro che il peso sarebbe stato decisamente troppo. Di conseguenza fu deciso di ridurre il corpo e, di conseguenza, diminuirne il peso. Riuscite a immaginarvi una Les Paul grande il doppio e con un peso di circa 8 kg?!
Prezzo di lancio
La Les Paul Goldtop si vendeva per circa 210 dollari nel lontano 1952. Se pensiamo al valore odierno di strumenti appartenenti di quell’epoca, non sembra una grande spesa. Ricordiamoci però che il reddito medio mensile per un cittadino statunitense era di circa $ 265! Un mese di lavoro per una Les Paul 😉 Un po’ come succede ora con iPhone 😀
P.A.F pickups
I pick-up a doppia bobina (per sopprimere l’hum, ossia il ronzio dei single-coil) furono progettati da Seth Lover a metà anni ’50 e venivano etichettati con “Patent Applied For” (ossia che il brevetto era in fase di registrazione). Introdotti con la nomenclatura temporanea P.A.F. sono poi diventati famosi e rappresentano tutt’oggi l’holy grail dei pick-up per chitarra Solid Body e vengono realizzati da moltissime aziende con prezzi che oscillano dai 50 ai 900€.
L’annata d’oro: 1958-1960
La classica Les Paul con due Humbucker, conosciuta oggi come Les Paul Standard, fu introdotta sul mercato nel 1958. Al modico (si fa per dire) prezzo di 247.50$ fu un successo e ne furono costruiti 1712 pezzi dal ’58 al ’60 , ad opera di un piccolo team di liutai a Kalamazoo. Questi sono gli strumenti oggi reputati la punta di diamante della produzione Gibson, con prezzi da collezionismo che arrivano a sfiorare il mezzo milione di dollari. Gibson produce delle repliche del periodo tramite il suo Custom Shop.
La crisi: 1961 – 1967
Difficile da credere: dopo un buon inizio, le vendite della Les Paul crollarono portando, al 1961, persino allo stop della produzione. Fino a metà anni ‘60 lo strumento non venne più considerato fin quando famose band inglesi quali i Cream e i Rolling Stones non iniziarono ad utilizzarla e a renderla nuovamente popolare. Da quel momento, la produzione continuò per non fermarsi più.
Les Paul – SG
L’evoluzione della Les Paul, un modello più moderno a due spalle mancanti (o corna) è ciò che oggi viene chiamata SG. Durante i primi due anni di produzione la chitarra si chiamava semplicemente Les Paul SG. Scontento nel vedere il proprio nome associato ad uno strumento tanto brutto e poco elegante, Lester Polfus fece pressioni alla Gibson per cambiarne il nome e rimuovere la dicitura ‘Les Paul’. Fu così che nacque la famosa diavoletto!
Modelli storici
Come le Stratocaster, anche le Les Paul sono vere e proprie icone del rock. Diversi modelli e/o finiture sono finiti col diventare dei simboli, indissolubilmente legati al chitarrista a cui appartengono. Come dimenticare “Greeny”, la chitarra di Peter Green del ’59 con la quale sono stati incisi quasi tutti gli album dei Fleetwood Mac? O la Black Beauty a 3 pick-up con leva Bigsby nera con la quale Jimmy Page incise il primo album dei Led Zeppelin? Una rarità di cui pochi sono a conoscenza, rubata in aeroporto e mai più ritrovata. Per il resto della sua carriera Page si affidò ad altre Les Paul Standard in colorazione Cherry Burst e Honey Burst, gli iconici modelli con cui è stato ritratto fino ad oggi. La “Beano“, la Les Paul di Eric Clapton degli anni ’60 con la quale ‘Slowhand’ incise l’album Bluesbreaker di John Mayall, è anch’essa perduta. Impossibile non citare, infine, anche “Beast“, la famosissima Les Paul ’59 del chitarrista inglese Bernie Marsden (UFO, Whitesnake).
La banale spiegazione del perché “The Beast” abbia un output così alto
A volte, sono i piccoli incidenti quotidiani i veri responsabili della nascita delle idee più audaci. Quando Bernie Marsden andò in visita alla Gibson e chiese alla responsabile della gestione dei pick-up il motivo dell’output degli humbucker presenti su “The Beast“, la risposta lo colse impreparato: dopo la pausa pranzo, molto probabilmente, un tecnico si dimenticò di aver già avvolto i pick-up e avvolse ulteriore filo di rame, aumentando di fatto il livello di uscita del pick-up.
Montaggio delle corde top-load
Per chiudere in bellezza questo articolo, vogliamo proporvi un piccolo trucco: il montaggio delle corde top-load (o top-wrap). In cosa consiste? Semplice: invece di far passare le corde attraverso il tailpiece (quindi facendo andare la corda sostanzialmente dritta fino alla paletta, sarà sufficiente avvolgerle attorno al tailpiece stesso, entrando dal ponte e facendo un giro completo attorno al ponticello, avvolgendolo completamente. Questo metodo di montaggio riduce drasticamente l’angolazione delle corde, diminuendo anche la percentuale di possibilità di rottura. É opinione comune che il montaggio top-load aumenti il sustain e abbia un miglior “feeling” nell’esecuzione per via della minor tensione. Joe Bonamassa avvolge tutte le sue Les Paul in questo modo, utilizzando corde 011-052.
Possedete anche voi una Les Paul? Conoscete altri aneddoti legati a questa fantastica chitarra? Fatecelo sapere con un commento 😉
17 commenti
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Roberto risponde:
Possiedo una Lea Paul de lux del 1969
Simon risponde:
> Fantastica! Coi mini humbucker quindi?
Lucio Rondinella risponde:
Avete dimenticato una chicca! Riguarda sostanzialmente il tipo di tastiera “a sfioramento delle led Paul! In pratica, per suonare correttamente una nota, occorre fare una leggera pressione sul tasto (tale da far toccare la corda col metallo ma senza che la corda tocchi il legno sottostante!) Infatti, se la pressione é più eccessiva, si rischia di stonare di quasi un semitono!!
Walterine risponde:
> Sicuro eh? Giustamente è solo appannaggio della Les Paul e non ha nulla a che fare con l’altezza dei tasti, action e trussrod dello strumento… Dimenticavo, la LP non è una chitarra come le altre!
Comunque abbassando i toni ironici:
Il tocco di ogni chitarrista è differente. Se hai tali problemi su ogni tasto evidentemente il setup è effettuato male. Le LP hanno tasti solitamente piccoli e bassi ed è la cosa che mi piace meno della mia. Per assurdo preferisco di gran lunga i jumbo che ho sulla jem.
Dai una controllata all’altezza delle corde dal tasto, se non sai come fare vai a fare un setup dal liutaio, di solito i costi sono intorno i 50€. Ne trarrai grande vantaggio in feeling.
Cesare risponde:
TROPPO PESANTE.. Ho cambiato la mia LP Artisan a tre PU con una Gibson Tal Farlow che é una Archtop da jazz…..
Simon risponde:
> Chitarre diametralmente diverse però 🙂
Andrea risponde:
Per essere precisi: Page per registrare l’assolo di Stairway To Heaven ha usato la Fender Telecaster non la Les Paul.
Simon risponde:
Verissimo, ne abbiamo anche parlato in un altro articolo 🙂 Grazie per la segnalazione
Francesco risponde:
La Les Paul è indubbiamente la regina delle chitarre..senza di essa non esisterebbe il rock!!!
Simon risponde:
> Assieme alla Strato 😉
Simone risponde:
esiste il periodo gold wood per la Gibson? Tra il 2000 e il 2004 i legni erano stupendi!!!
Pier Paolo risponde:
Io possiedo una Led Paul Standard del 1988 ho provato vari modelli soprattutto quelli più recenti sempre Gibson ma non ho riscontrato quelle sonorità non so spiegarmi il perché inoltre possiedo una Strato Eric Clapton insomma due mostri sacri.
Pier Paolo risponde:
Io possiedo una Les Paul Standard del 1988 ho provato vari modelli soprattutto quelli più recenti sempre Gibson ma non ho riscontrato quelle sonorità non so spiegarmi il perché inoltre possiedo una Strato Eric Clapton insomma due mostri sacri.
valerio risponde:
quando Jimi andava da Manny a NyC si comprava le strato che trovava,senza tante menate
le lp usate costavano la metà di quelle nuove, avete rovinato tutto!
Simon risponde:
> Avete chi? ?
Jerman HD risponde:
Avevo una LP traditional 2015, acquistata proprio da Thomann (magnifica ma troppo moderna). Recentemente invece, ho acquistato online su piattaforme dell’usato una LP del 2010 (usata é dir poco) in condizioni disastrose (pagata meno di una volgare copia orientale). Era nera ma chi la possedeva inprovvisandosi liutaio l’ha rovinata scartavetrandola… etc etc. Oggi, dopo attente azioni di restauro (no perché vecchia, ma perché rovinata) e con ricercati upgrade per mano di liutai italiani professionisti, lo strumento non è da meno rispetto alle preziose Customshop di Nashville. Ergo: una Les Paul Gibson, qualsiasi sia l’anno di produzione, la finitura, la modifica, la soluzione tecnica, il wearing É SEMPRE UNA CHITARRA SENZA EGUALI E MAGNIFICA. Dopo questa esperienza, ritengo si possa sostenere che una chitarra Les Paul Gibson sia un’opera d’arte che nel tempo acresce intrinseche qualità. Però ad oggi, va incentivata molto di più la cultura musicale alla pari dello strumento. Complimenti sempre allo staff Thomann (this From Italy satisfaction). Thomann, sempre un punto di riferimento
maximilian risponde:
Grazie mille del commento Jerman!