Dog with headphones sleeping
I benefici della ‘Sleep Music’

I benefici della ‘Sleep Music’

È possibile dormire meglio grazie alla musica, è solo una legenda metropolitana? Scopriamolo!


È difficile dormire, ora come ora

Dormire è cosa sottovalutata. Un buon sonno è ristoratore e aiuta con molti aspetti del proprio corpo, della mente, metabolismo eccetera. Un sonno regolare e continuo ti fa sentire meglio, più energico alla mattina e riduce di molto la quantità di tempo necessaria per “essere pronti” ad affrontare la giornata.

Quest’anno è stato particolarmente tosto: i problemi legati al sonno sono schizzati alle stelle in praticamente tutto il mondo: se fino al 2019 i problemi di insonnia si attestavano attorno al 10-15% della popolazione globale, ora sono saliti ben oltre il 20%: stare a casa, essendo meno produttivi e potendo fare meno movimento fisico si sta dimostrando parecchio difficile per molte persone.

 

Sleep Music

Sì, esiste una cosiddetta “sleep music“, musica del sonno. Nella cultura Occidentale il fenomeno è tornato alla ribalta durante gli anni ’60, epoca durante la quale venivano addirittura organizzati dei “concerti del sonno“: il pubblico si presentava nella sala (solitamente di un anfiteatro o struttura predisposta) con un sacco a pelo, addormentandosi grazie alla performance musicale dell’artista in questione.

Robert Rich era uno di loro. “Ero affascinato dall’idea di usare la musica per indurre trance“, ha raccontato al TIME. “L’intenzione non era quella di fare musica per dormire più profondamente, ma di raggiungere confini del sonno mai esplorati e andare più a fondo nel subconscio durante la fase di sonno”. Il tutto veniva ottenuto tramite l’ausilio di musica di tipo drone realizzata con sintetizzatori, pedali delay e altri effetti che aiutavano Rich a creare delle texture senza fine che duravano fino a 10 ore (continuative!).

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Meditazione e relax

App di meditazione come Calm e Headspace stanno spopolando e registrando numeri record, entrando nella vita di tutti gli individui. Headspace ha da poco fatto notizia per la sua particolare mossa societaria: ha appuntato il famoso cantante John Legend alla carica di chief music officer: il suo compito sarà quello di collaborare con creatori di contenuti per arricchire la sezione Focus Mode dell’app, dove si trovano playlists, esercizi e audio-corsi.

Il concetto di base è che una mente riposata permetterà di avere un sonno completo, stato mentale che può essere raggiunto solo lavorando su se stessi. Staccarsi dai social media, mettere via il telefono (a meno che non sia per utilizzare l’app in questione) e iniziare a mettere da parte i pensieri giornalieri è il primo passo. Lavorando sulla propria tranquillità, respiro e calma sarà possibile avere una certa influenza sul proprio orologio interno, in modo da ‘scivolare’ dalla veglia al sonno in maniera più semplice.

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Le app citate dispongono di esercizi con voce guida e playlist che contengono suoni a basse frequenze, pensati per farti sentire più rilassato e calmo. Se usare queste app non ti interessa, sappi che esistono svariate playlists sui canali streaming principali (come Spotify) e su YouTube – ti basterà digitare “sleep music” nella barra di ricerca.

Sleep / Deep Sleep / Songs for Sleeping

 

Musica ‘normale’ che aiuta a dormire

… e poi ci sono canzoni ‘standard’ non pensate come “sleep music” (o perlomeno, non esplicitamente) che funzionano bene per curare l’insonnia. Dai suoni caldi e modulati del pianoforte Rhodes che si fanno strada nell’intro del brano Roads dei Portishead, ai maestosi suoni d’ambiente di 1/1 del leggendario Brian Eno, per arrivare alla calma indotta dal brano Chamber of Reflection di Mac DeMarco, c’è abbastanza musica sul web per dormire serenamente fino alla fine del 2021.

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Consiglio extra: ascolta la tua musica preferita!

Nonostante le centinaia di studi sul quale sia “il tipo di musica che fa dormire meglio“, è sempre bene provare con ciò che già si ama e conosce: il senso di calma, familiarità e pace che le tue canzoni preferiti ti inducono (anche se sarebbe meglio evitarle, qualora fossero di genere parecchio aggressivo e a parecchi BPM) potrebbe essere la soluzione ideale, quando null’altro funziona.

Lancia la tua playlist preferita su Spotify e inizia a rilassarti – fai sì che la musica ti riporti indietro nel tempo, ai tuoi ricordi più cari e i momenti che ricordi con gioia.


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La passione di Simon per la musica nasce molto tempo fa, fino a portarlo al diventare arrangiatore, chitarrista e autore di musica auto-prodotta, pubblicata con la sua band, gli Onyria.

1 commento

    Da quando ho ricominciato a suonare in modo assiduo devo dire che per quanto mi riguarda non posso addormentarmi serenamente senza almeno 2 ascolti dei miei componimenti .
    È come se dovessi ricordarmi chi sono prima del sonno e ripercorrere le frasi compositive, ancora meglio se brani appena composti allora raggiungo l’appagamento totale .
    Altro che il sesso!!

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