Prendendo in considerazione l’attuale gamma di E-Drum-Sets, puoi vedere che ci sono modelli nella fascia di prezzo inferiore che ti consentono di importare i tuoi campioni (drum samples) – una caratteristica che fino a pochi anni fa era presente solo nei kit di classe superiore. L’idea di avere accesso a una quantità illimitata di suoni è estremamente allettante per molti, specialmente quando sei stufo dei suoni preimpostati sul tuo modulo e-drum e hai bisogno di nuove idee. Vi mostriamo come poter realizzare i propri samples. Troverai un video tutorial alla fine della pagina con più informazioni.
Non solo si aprono nuove possibilità per esercitarsi in casa, ma i vantaggi sono evidenti anche sul palco. Ad esempio, i suoni originali di una produzione in studio possono essere integrati nella performance dal vivo tramite l’importazione del drum sample.
Crea tu stesso i tuoi drum samples: espandi il tuo arsenale sonoro
La maggior parte dei batteristi non mette sul palco un E-Drum-Set completo per questo scopo, ma piuttosto un kit ibrido composto da componenti acustici ed elettronici. In generale, i componenti di base del set acustico vengono qui ampliati con un Trigger e/o dei pad per la batteria – che vengono spesso applicati sulla grancassa e sul rullante. Il modulo di un E-Drum-Sets convenzionale può essere utilizzato come sorgente sonora per i drum samples, ma ci sono anche moduli sonori disponibili separatamente appositamente progettati per la batteria ibrida.
Crea tu stesso i tuoi drum samples: Trigger
I Trigger per e-drum consentono di integrare il suono di base di una batteria acustica con un drum sample, ad esempio per aggiungere il suono di un clap al rullante o per aiutare la grancassa a ottenere bassi più profondi con un campione corrispondente. I trigger sono solitamente installati sul bordo del tamburo. L’offerta è vastissima e puoi risparmiare parecchi soldi acquistando diversi trigger in un set anziché singolarmente. Ulteriori drum pad possono essere integrati ovunque nel set acustico utilizzando multiclamp e staffe. Spesso vengono assegnati suoni percussivi o etnici, ma è anche molto comune avviare e interrompere i loop tattraverso un pad. Abbiamo molteplici trigger con superfici di battuta in gomma e anche trigger più silenziosi per rullante, tom e grancassa.
Crea tu stesso i tuoi drum samples: alcune piccole regole
Quando si utilizzano drum sample su un set di batteria, è necessario seguire alcune regole, indipendentemente dal fatto che si tratti di campioni di batteria, frammenti melodici o loop. Ad esempio, semplifica notevolmente il lavoro se modifichi i drum sample da utilizzare sul computer prima di esportarli nel modulo sonoro, anche se alcuni moduli audio consentono di modificare i drum sample direttamente nel dispositivo. Non solo l’editing, ma anche la gestione dei campioni è molto più comoda su uno schermo da computer che sul mini display di un modulo sonoro. Lo stesso vale per la denominazione dei file, che tra l’altro dovrebbe essere così unica da poter trovare rapidamente campioni nelle lunghe liste di suoni presenti nel modulo.
Crea tu stesso i tuoi drum samples: rimani sempre pulito
Per inciso, i seguenti suggerimenti si applicano a tutti i programmi di registrazione come Logic Pro, Cubase, Ableton Live o Pro Tools. Prima dell’esportazione dei sample, ogni volta che vengono tagliati per la prima volta in modo netto, è necessario ingrandire il più possibile la visualizzazione della forma d’onda del sample per determinare l’esatto punto di partenza. Nel caso di suoni che non hanno un attacco chiaro o ben definito, è importante assicurarsi che l’inizio del sample non venga utilizzato, poiché il suono quando verrà triggerato perderà quel colpo iniziale. Ma non preoccuparti, più ti occupi dell’editing sul computer, più sarà nitido il sample. É anche molto importante far sì che la coda del sample sia tagliato correttamente.
Crea tu stesso i tuoi drum samples: controlla taglio, volume e formato
Se ora il sample tagliato deve essere esportato, è consigliabile spostarlo all’inizio della timeline nel software di registrazione e controllare nuovamente i punti di inizio e fine. Nel caso di samples che devono essere riprodotti come loop nel modulo sonoro, è necessario prestare attenzione anche per garantire che siano della lunghezza corretta in modo che il loop in seguito si svolga senza intoppi. Per evitare la perdita di volume durante l’esportazione, la maggior parte dei programmi dispone di una funzione di normalizzazione che garantisce che il campione venga esportato al volume più alto possibile senza distorsioni. Prima di esportare, è importante chiarire quali formati di file sono accettati dal modulo sonoro in cui devono essere importati i samples. Ad esempio, molti moduli non possono elaborare MP3, ma solo file WAVE con una determinata velocità di trasmissione dati. Ci sono anche dispositivi che riconoscono solo samples mono.
Crea tu stesso i tuoi drum samples: i tuoi suoni nel modulo sonoro
Dopo aver importato i propri sample nel modulo sonoro, è necessario decidere quanti pad e trigger sono necessari per eseguire in maniera dettagliata il proprio pezzo dal vivo. Se si desidera riprodurre il groove della produzione in studio con i suoni originali della batteria, in molti casi sono sufficienti due pad oltre al trigger della grancassa e al trigger del rullante, il che significa che sarebbero disponibili un totale di quattro suoni. E se consideri che molti drum pad sono dotati di due zone di trigger (skin e rim), potresti persino integrare fino a sei campioni con questa semplice strumentazione. Quando si attivano loop percussivi, ad esempio uno shaker che suona in sedicesimi, ci sono varie possibilità per quanto riguarda la lunghezza del loop.
In tal caso, la cosa migliore è ridurre la lunghezza del loop ad un quarto, ovvero quattro movimenti dello shaker che verrà suonato in sedicesimi. Tagliando il loop nella lunghezza di un quarto è possibile ripeterlo più volte per ottenere la lunghezza di una battuta intera. In alcuni casi, tuttavia, può anche avere senso dividere il quarto in due ottavi, ma suonarli su due diversi trigger, ad esempio sulla superficie del pad e sul bordo. Questo crea una sensazione leggermente diversa e si è già abituati al movimento ostinato con la mano destra dal suonare il charleston, risulterà molto intuitivo.
Crea tu stesso i tuoi drum samples: adattare i propri suoni ad un set acustico
Con una batteria microfonata, quando si suonano i trigger di grancassa e rullante, è necessario prestare attenzione al fatto che i suoni stratificati, che suonano contemporaneamente a un suono originale della batteria tramite l’impianto audio, portino a cancellazioni o altri effetti indesiderati. Questo è spesso il caso quando il sample è molto simile al suono originale. Questo può essere risolto riducendo le gamme di frequenza che sono fortemente rappresentate in entrambi i suoni, ad esempio riducendo le basse frequenze sulla grancassa in modo da portare più chiarezza all’immagine sonora. Allo stesso modo, le frequenze sottorappresentate, ad esempio il suono di attacco, possono essere potenziate nel sample. In ogni caso, è più facile regolare il suono del sampe che modificare le frequenze della batteria sul mixer.
Video-Tutorial
Fred ti mostra come preparare al meglio i tuoi drum samples per portarli da una produzione in studio al tuo set di batteria elettronica. Divertiti con il nostro video!
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