
Questa è la storia di un ragazzino proveniente da un paese povero, dai ghetti di Kingston e che è diventato una pop star globale, un’icona politica e un portavoce per gli oppressi del Terzo Mondo. Bob Marley avrebbe compiuto 75 anni oggi. Purtroppo, non è qui per festeggiarlo: il re del reggae, che non ha mai desiderato essere re, morì di cancro nel 1981 a soli 36 anni. Tutt’oggi il suo messaggio di solidarietà unisce le popolazioni di tutto il mondo.
Bob Marley e la sua importanza nella storia della musica
Marley non fu solamente uno degli esponenti più importanti del Reggae: ne fu anche fondatore. Assieme alla sua band, i The Wailers, ha diffuso lo stile, la cultura e l’identità della Giamaica in tutto il mondo. Per molti era un messia: i popoli oppressi del terzo mondo gli rivolgevano le loro preghiere, essendosi fatto carico del gravoso compito di diffondere in tutto il mondo la verità su temi quali guerra, discriminazioni razziali e oppressione.
La voce degli oppressi
Fu ammirato per la forza emotiva e, a tratti, politica della sua musica. Un portatore di speranza, una figura quasi mitologica attorno alla quale gravitavano misteri, teorie della cospirazione e miti. Si vocifera che sopravvisse a un tentato omicidio (il proiettile lo colpì, apparentemente, al braccio) e si dice che il controverso Dr. Josef Issels fu ingaggiato dalla C.I.A. per uccidere Marley lentamente con l’ausilio dei suoi trattamenti. Nessuna di queste teorie è mai stata verificata.
Un simbolo del reggae post-mortem
Ciò su cui non vi è alcun dubbio è il consumo abituale di marijuana da parte di Marley: è forse la star ad essa più associata del pianeta. Cantava dei mistici “poteri guaritori della natura“. Dopo la sua morte la sua famiglia immise sul mercato una varietà di cannabis premium chiamata “Marley Natural“. Molti prodotti sono stati creati da allora: nel 2014 fu piazzato al 5° posto nella classifica Forbes delle celebrità decedute con gli introiti più alti.
Curiosità su Bob Marley
Bob nacque il 06/02/1945 a Nine Miles, Saint Ann Parish, Jamaica.
La madre di Marley era inglese. Il soprannome che gli fu affibbiato nel quartiere fu “White Boy“.
A 21 lavorava come operaio nella fabbrica della Chrysler: in quell’occasione scrisse la canzone “Night Shift“.
“Get up, Stand up” divenne l’inno non ufficiale di Amnesty International.
Il suo ultimo concerto si è tenuto il 23/09/1980 a Pittsburg, Pennsylvania, USA.
Marley morì il 11/05/1981 dopo una terapia contro il cancro, mentre tornava a casa a Miami dalla Germania.
Bob Marley era noto per le sue metafore emblematiche. Eccone alcune:
“Non si può trovare la strada giusta quando le strade sono asfaltate.”
“Non voglio combattere nessuno con nessuna arma; io non devo combattere per i miei diritti, i miei diritti devono venire da me.”
“L’alcol distrugge mentre l’erba costruisce.”
“Non aver paura del domani. Perché in fondo, oggi è il giorno che ti faceva paura ieri.”
Nonostante non sia più tra noi, gli auguriamo Tanti auguri per il suo 75° compleanno!
Reggae – un genere musicale speciale
Il Reggae è uno degli stili musicali più popolari del pianeta: nacque in Giamaica a fine anni ’60 e venne inciso e distribuito in Gran Bretagna, riscuotendo molto successo. Il reggae è un mix di diversi generi che attinge tanto dallo ska quanto dal rocksteady. Il basso, usato come strumento percussivo, si adattata al tempo rallentato che distingue il genere e che induce chi lo ascolta a connettersi con la musica in maniera quasi ipnotica. Dal 2018 il reggae è considerato dall’UNESCO un Bene Culturale Intangibile.