
I monitor da studio sono il punto cruciale di qualsiasi studio di registrazione, sia che tu stia utilizzando la stanza degli ospiti a casa o che tu stia monitorando in un ambiente professionale. Forniscono le informazioni più affidabili sulle qualità tonali e sull’equilibrio del tuo mix, ma tali informazioni non varranno molto se i tuoi altoparlanti sono posizionati in modo non… ottimale. Mettere i monitor nella giusta posizione è la chiave per garantire risultati coerenti dai tuoi mix, quindi dove dovrebbero essere posizionati i monitor da studio? E perché importa? Continua a leggere per scoprirlo.
Stands e supporti
Prima di posizionare i monitor, dobbiamo parlare dei supporti per altoparlanti. Puoi avere il set più costoso di monitor da studio disponibile, ma non otterrai risultati di mix affidabili se non sono saldamente ancorati a terra. Ciò significa: non posizionarli sulle scatole dell’imballo! Se il tuo supporto o stand per altoparlanti non è abbastanza robusto, vibrerà in sintonia con i tuoi altoparlanti, offuscando il modo in cui viene rappresentata la fascia bassa del tuo mix, che è spesso la più cruciale.
- DM3 Desktop Monitor Stand
- Gravity SP 3202
- IsoAcoustics ISO-155
I supporti per altoparlanti dedicati offrono prestazioni molto più affidabili rispetto a supporti generici in legno o alla superficie rigida della scrivania stessa, una caratteristica cruciale nel missaggio di stili dai bassi pesanti come Trap, D&B e Dubstep. Un supporto robusto scollegherà il tuo altoparlante da altre superfici che possono vibrare in, prevenendo problemi con l’ascolto delle basse frequenze.
Posizione d’ascolto
La posizione di ascolto è il punto attorno al quale costruisci il tuo ambiente di monitoraggio in studio. È l’essenza di qualsiasi configurazione da studio, quindi i tuoi altoparlanti devono essere puntati correttamente verso la tua posizione di ascolto per ottenere il massimo dai tuoi mix. La risposta in frequenza di un altoparlante viene misurata direttamente davanti ad esso (in asse), quindi se la tua posizione di ascolto è leggermente storta (fuori asse), non otterrai un’immagine chiara del tuo mix.
Se i tuoi altoparlanti sono troppo distanti, perderai la capacità di giudicare quei piccoli dettagli del mix importanti che di solito sono posizionati al centro dell’immagine stereo, come la cassa, il rullante e la voce solista. Troppo vicini tra loro e non avrai una sensazione precisa dell’ampiezza per i suoni hard-panned come le chitarre elettriche. Quindi ricorda: quando devi calibrare la posizione di ascolto verso gli altoparlanti, la simmetria è la chiave per un mix ben bilanciato.
Per ottenere la posizione di ascolto ottimale, devi pensare a te stesso e ai tuoi due altoparlanti come parte di un triangolo equilatero, con distanze uguali tra tutti e tre. Per fare ciò avrai bisogno di un metro a nastro per garantire una distanza identica tra tutti e tre i punti del triangolo e qualcosa per misurare l’angolo degli altoparlanti. I tuoi altoparlanti dovrebbero essere inclinati di 60° verso la tua posizione di ascolto per formare il famoso triangolo equilatero. Se in geometria sei scarso, KRK ha creato un’app per smartphone gratuita (per iOS o Android) che misurerà questi angoli per te.
Inoltre, ricorda che gli altoparlanti devono “respirare” per riprodurre le frequenze senza compromessi: non bloccarli sulla parete sinistra o destra della stanza. Ecco una guida visiva semplificata:
Non troppo vicino al muro!

Picture courtesy of Genelec
Man mano che avvicini i tuoi altoparlanti alle superfici della tua stanza, qualcosa chiamato “boundary effect”, o effetto di prossimità, si farà sentire. Questo è un accumulo di suoni a bassa frequenza che esaltano i bassi nel tuo mix dandoti un immagine errata. Posiziona il tuo altoparlante vicino a un angolo della stanza e questo effetto diventerà ancora più evidente man mano che le frequenze rimbalzano sui due piani in questione (i due muri che formano l’angolo), risultando in un aumento delle basse frequenze che va da ben 4 a 6 dB! Ora tutti noi amiamo i suoni dei bassi super esaltati, ma non è certamente buona cosa averli sfasati in fase di missaggio: rischiamo di creare un mix che non trasli bene su un’ampia varietà di sistemi d’ascolto.
La migliore soluzione a questo problema è posizionare i diffusori il più lontano possibile da qualsiasi superficie solida; ovviamente quando si lavora in un piccolo studio, spesso è più facile a dirsi che a farsi. Molti monitor da studio sono dotati di interruttori low cut che eliminano alcuni dei bassi che possono aiutarti a ottenere un suono più neutro. Questo, in combinazione con un trattamento acustico efficace, dovrebbe risolvere la maggior parte dei problemi della stanza e dell’eventuale accumulo di basse frequenze.
La giusta distanza da te
Esistono diversi tipi di monitor: visto che stiamo parlando di quelli near-field, i più popolari, è abbastanza ovvio che dovranno essere vicini a te. I monitor più grandi devono essere posizionati più lontano dall’ascoltatore. Questo non significa metterli troppo lontani: parliamo di uno, due metri – il produttore del tuo monitor di solito indica la distanza ideale a cui posizionarli in base al prodotto e wattaggio. In generale, più sono vicini, minore sarà l’influenza dell’acustica della stanza.
Orizzontale o verticale?
Se hai mai dato un’occhiata ai profili social media di studi di registrazione professionali, potresti aver visto allestimenti illuminati come il ponte della USS Enterprise, con monitor near-field posizionati orizzontalmente. La verità è che questi monitor sono molto probabilmente posizionati in questo modo per allontanarli dai principali monitor da studio montati a parete, per aumentare la visuale della sala di controllo o perché sono sistemi a tre vie progettati specificamente per essere posizionati orizzontalmente.
Per l’home studio, non consigliamo di posizionare gli altoparlanti in questo modo a meno che non sia assolutamente necessario. Avendoli orizzontalmente si restringe drasticamente il cosiddetto “sweet spot” disponibile sul piano orizzontale, il che significa che la posizione di ascolto dovrà essere perfetta in quanto qualsiasi leggero movimento della testa in orizzontale o in verticale comporterà l’ascolto fuori asse. Infine, se deciderai di posizionare i monitor in orizzontale, assicurati di posizionare i tweeter all’esterno!
Anche l’altezza è importante
Non è solo il piano orizzontale ad essere importante: devi posizionare correttamente i tuoi altoparlanti anche sul piano verticale per ottenere il “punto ottimale” di ascolto, in gergo ‘sweet spot’. La maggior parte dei monitor da studio è composta da due driver, il woofer e il tweeter. Il woofer è il cerchio più grande, solitamente nella parte inferiore dell’altoparlante che fornisce la maggior parte delle informazioni di fascia media e bassa. Il tweeter è il cerchio più piccolo sopra di esso, responsabile dei suoni di fascia alta. Poiché le alte frequenze sono le più direzionali, vorrai che i tweeter puntino direttamente verso le tue orecchie per garantire l’esperienza di ascolto più rappresentativa. Se devi inclinare leggermente gli altoparlanti verso l’alto o verso il basso per raggiungere questo obiettivo, fallo pure, ma ti consigliamo di mantenerli livellati ove possibile. È possibile ottenere questa inclinazione utilizzando treppiedi regolabili in altezza o cuscinetti in schiuma a forma di cuneo.
Direttamente sulla scrivania? Assolutamente no!
È stato detto più e più volte, ma è giusto ripeterlo: gli altoparlanti non dovrebbero MAI essere posizionati sulla scrivania! Come mai? Perché altrimenti la scrivania assorbirà e amplificherà determinate frequenze, e le variazioni di resa sonora date dalla trasmissione su superficie dura è una di quelle cose da evitare ad ogni costo se si parla di suono neutro, missaggio e mastering. Utilizza quindi i metodi sopra menzionati per separare gli altoparlanti dalla superficie della scrivania.
Trattamento acustico
Dopo tutti i cambiamenti minori ma cruciali che abbiamo menzionato, c’è ancora una cosa di cui bisogna occuparsi: l’acustica della stanza. Se la stanza risuona troppo o in modo non uniforme (cosa che accade la maggior parte delle volte all’interno di stanze non adibite ad un uso professionale) è necessario trattarla di conseguenza con elementi acustici come i bass-trap (assorbitori dei bassi), assorbitori e diffusori.
I monitor attivi sono spesso dotati di regolazioni del tono per compensare l’influenza dell’acustica della stanza. Sperimenta e fidati del tuo orecchio, a patto che sia abbastanza allenato, o affidati a un professionista per ottenere il risultato sperato.
Conclusione
Le basi per il corretto posizionamento del monitor sono piccole modifiche facili da apportare alla tua strumentazione che ti aiuteranno a ottenere il meglio dai tuoi mix. Prenditi il tempo necessario per farlo correttamente e raccoglierai i frutti man mano che progredirai, imparando a conoscere la risposta dei tuoi altoparlanti e migliorando le tue abilità di missaggio. Se utilizzato in combinazione con un trattamento acustico adeguato e un monitoraggio supplementare, non c’è motivo per cui non tu non possa un ottenere mix di livello commerciale dal tuo studio di casa… a patto che tu abbia un orecchio da pro! 🔊👂
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Domenico Macrì risponde:
Ok
Andy risponde:
Fantastico
Simon risponde:
> Grazie 🙂
BlueLed risponde:
Tutto giusto!!!! Grazie.
Simon risponde:
> Prego!
Valter Monteleone risponde:
Grazie dei consigli, chiari e molto utili !
Luca Caligiore risponde:
io uso un tradizionale scrivania se monto un piedistallo anche ad altezza minima 24 cm il tweeter supera il mio orecchio è un problema?
maximilian risponde:
Diciamo che non avrai un feedback chiarissimo rispetto ad averle ad altezza orecchio, dipende anche molto dalla stanza e da come è stata trattata!