Moeck 4300 Rottenburgh Alto

Ich war so überzeugt von dieser Blockflöte, daß ich mittlerweile dasselbe Modell in den Sopran- und Sopranino-Ausführungen gekauft habe, obwohl ich bereits eine Sopranblockflöte von Mollenhauer (die auch auf ihrer Art sehr gut ist) gleichzeitig mit dieser Altflöte gekauft hatte. Lediglich der Preis der entsprechenden Tenorflöte mit Knick und Klappen, die für mich in der Grösse nötig wären, hält mich davon ab, auch diese zu kaufen.

Diese Altflöte hat einen sehr schönen Klang und spricht gut an. Meine Kunststoffblockflöten von Aulos und Thomann spiele ich nach wie vor gerne, aber zwischen ihnen und den Rothenburgh-Flöten von Moeck liegen Welten.

Zum gegenwärtigen Preis von 289 €, herabgesetzt von 381 €, ist sie ein Schnäppchen. Auch der volle Preis wäre absolut angemessen.

Die Ausführungen in Ahorn sind am preiswertesten. Ich habe diejenigen in teureren und selteneren Holzarten zwar nicht ausprobiert, bin aber sehr skeptisch, ob es angemessen ist, solche Hölzer überhaupt für Blockflöten zu verwenden, wo man doch mit Ahorn bzw. Birnbaumholz so gute Ergebnisse erzielt, zumal es wohl nicht mehr lange dauern wird, bis Hölzer wie Grenadill oder Palisander nicht mehr erschwinglich oder schlichtweg nicht mehr vorhanden sind.

Für diese Flöte jedenfalls eine klare Kaufempfehlung.

It's a fabulous recorder, I treated myself to a soprano and an alto. The sound is wonderful and the recorders speak easily. They really are very well made. These recorders come in a sturdy case. The cases have very thick padding in the lid that covers the recorder, but no padding underneath the recorder, which I find a bit weird. But there's a much bigger problem. I think it's the glue that is used in the production of the cases that causes the stong chemical smell, and it is really awful. It even catches me in the back of my throat. I've stopped using the original cases. The one star is about the case, not the recorder itself.

Avendo già il soprano Moek e trovandomi bene, ero orientata su questa marca e modello per il buon rapporto qualità-prezzo.
Ero indecisa tra i vari legni per le caratteristiche del suono e per l'estetica. Per il futuro sarebbe interessante avere anche legno di pruno e ciliegio in questo modello, credo andrebbero preferiti ai legni esotici per ragioni ecologico-ambientali e rischi di allergie.
Mi è stato consigliato l'acero come primo contralto di legno e sono felice di averlo scelto.
Lo strumento è ben rifinito e liscio, con dettagli ad anelli in rilievo molto ben eseguiti.
Il legno ha colore omogeneo con lievi venature piacevoli esteticamente.
Ho apprezzato la presenza di brevi e chiare istruzioni all'interno dell'astuccio, insieme al grasso per sughero, all'asta per la pulizia e alla tavola delle diteggiature.
Anche l'astuccio è comodo da usare, molto solido e ben imbottito per portare in giro il flauto senza rischi.
Il fatto che acero e pero attualmente abbiano un trattamento che consente di non usare mai con l'olio è anche comodo per avere sempre lo strumento a disposizione per lo studio.

Il passaggio dallo Yamaha di plastica a questo modello in legno è stato semplice, come con il soprano.
La lunghezza è esattamente uguale, il peso e impugnatura quasi uguali, è difficile rilevare differenze e infatti al tatto le differenze sono minime in ogni parte del flauto.
Rispetto allo strumento di plastica ho invece subito notato che le note basse sono più calde, morbide e vibranti, quelle alte sono più facili, luminose e col suono più pulito.
Anche la tracciabilità del pacco e la consegna sono state comode e nei tempi previsti, ho apprezzato particolarmente la comunicazione della data di consegna con un paio di giorni di anticipo.